Finalmente
un gruppo che sa mettersi in discussione tentando nuove strade, certamente
mischiare capre e cavoli spesso è controproducente, ma a volte
può scoccare una particolare scintilla. Il genere proposto
è un Melodic Death Metal / Metalcore Progressive. C’è
molto da riflettere su questa denominazione che può risultare
più fuorviante che altro, decisamente più semplice all’ascolto.
Ma chi sono i Scar Symmetry? Si formano nel 2004 nelle terre nordiche
dell’Europa e sono autori di un demo ed un cd. La formazione
è composta da Jonas Kjellgren (Carnal Forge, Centinex, World
Below), Henrik Ohlsson (Theory In Practice, Mutant, Altered Aeon),
Per Nilsson (Altered Aeon), Christian Älvestam (Unmoored, Incapacity,
Torchbearer) e Kenneth Seil. Si ascoltano Growling e clean vocals,
sin qui tutto nella norma, quello che colpisce è la melodia
davvero delicata che si alterna a pura violenza sonora e non solo,
gli Scar Symmetry hanno anche un grande senso per gli assolo.
Nell’iniziale “The Illusionis” c’è
tutto quello che ho riassunto, nell’insieme uno spiccato senso
per il songwriting, così in “Slaves To The Subliminal”.
Sembra di annaspare in un vortice d’acqua, fra assenza d’ossigeno
e vitali boccate d’aria. Traspare dolore e sofferenza fra le
scorribande chitarristiche, le tastiere stendono un velo oscuro e
nei momenti più armonici si ha a che fare con melodie alla
Blind Guardian. Davvero difficile scegliere un brano che rappresenti
al meglio i Scar Symmetry perché “Pitch Black Progress”
scorre via in un turbino sonoro a senso unico, aiutato da una sezione
ritmica davvero imponente. Difficile ragionare quando il sangue acceca
la ragione, il cuore batte forte, la rabbia sale, i testi trattano
del subconscio umano, tutto è drammaticamente vero.
Qui c’è materiale forte, chiaro no? Anzi, oscuro, no?
MS
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