Il buon Michael si destreggia fra vari progetti alla ricerca della propria identità artistica o forse perché dopo aver soddisfatto tanti suoi crucci adesso suona quello che gli pare senza farsi grossi problemi. La sua carriera è passata per Ufo, storica formazione seventies di hard rock, poi negli eighties ha fondato gli MSG, nome fondamentale del circuito heavy metal, oggi sfoga il suo ego a suon di cd improntati sulla chitarra abbracciando generi molto diversi fra loro.

Insieme al singer Davey Pattison (Gamma, Robin Trower), al bassista Tim Bogert (troppi da nominare), al batterista Aysley Dunbar (troppi da nominare) e sotto la guida di quel marpione di Mike Varney sforna questo disco interamente dedicato al blues con una serie di undici cover dall’intenso sapore nostalgico.

Difficile giudicare un disco come questo senza cadere nelle facili trappole messe apposta per acchiappare un amante del blues come me: i pezzi sono tutti dei mega classici, una sezione ritmica che ha fatto la storia del genere, un singer con la voce “giusta” e un axe man sufficientemente bilanciato fra tecnica e spirito selvaggio, cosa si può volere di più? In realtà il disco è molto bello e funziona a meraviglia, ma il guaio è che ho ascoltato decine di album di rock blues più coinvolgenti di questo. Non ci sono veri difetti, ma l’ascolto di questo The Endless Jam Continues non mi ha provocato quel piacere che altri capolavori hanno saputo trasmettere.

Questo è un bel disco, molto ben suonato, ma va ascoltato bene prima dell’acquisto, può piacere a chi si avvicina al blues per la prima volta, ma può lasciare un po’ indifferente chi il blues lo conosce piuttosto bene. GB

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