Sono passati cinque anni dal precedente album e la band austriaca
torna sul mercato dopo aver dato alle stampe una raccolta. Il gruppo
è composto da sei musicisti pieni di grinta e di entusiasmo
e il loro rock stradaiolo non sembra aver perso un grammo del suo
impatto contagioso.
Truck Tales è composto da dieci nuovi pezzi che corrono veloci
come nei film d’azione, basati su un heavy rock diretto ed efficace.
Si parte con dei colpi potenti di batteria e il cantante prende subito
le redini del brano. Chi ama il rock americano proverà subito
dei brividi, vengono in mente i nomi dei Night Ranger, dei Petra o
dei più recenti Black Stone Cherry e di molti artisti che hanno
cesellato melodie potenti con ottime linee di cantato. La band è
rodata e viaggia con precisione, dando ai brani quella solidità
che è essenziale per fare colpo e l’affiatamento è
sicuramente uno dei loro punti di forza. Ho citato i Petra, perché
la ballata elettrica “Brotherhood” sembra uscita dal loro
catalogo, con le sue movenze gospel rock. Subito dopo c’è
la rovente “Voodoo Queen”, che ci ricorda che la band
è pronta a scatenare l’headbanging. Ma ricordare i singoli
brani fa perdere di vista che il disco è da ascoltare tutto
d’un fiato.
Come per il disco precedente il divertimento è un ingrediente
fondamentale della loro formula, musica di intrattenimento, ma fatta
a regola d’arte. GB
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