Rock Impressions

Shadow's Mignon -  Midnight Sky Masquerade SHADOW'S MIGNON - Midnight Sky Masquerade
Prog Rock Records
Distribuzione italiana: ?
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2009

Curioso che una label dal nome ProgRock, produca diversi dischi di Heavy Metal, è come andare dal pasticciere, chiedere delle paste dolci e tornare a casa e mangiare salatini. Non me ne vogliano gli addetti ai lavori (e neppure i pasticceri), ma qui si rischia di fare confusione, pur essendo tutti liberi di fare ciò che si ritiene più opportuno. Ma una cosa è certa, i signori della ProgRock hanno ragione, perché è vero che siamo avanti ad una band di puro Heavy Metal, ma assolutamente valida!

“Midnight Sky Masquerade” è un disco divertente e professionale, questo è ciò che conta. Shadow’s Mignon è il progetto del compositore polistrumentista Henning Pauly, coadiuvato da Juan Roos alla voce e da Stephan Kernbach alle tastiere. Il sound proposto da questi americani esula spesso e volentieri dai confini dell’Heavy Metal, si invadono nobili sonorità Hard Rock, quelle esibite da gente come Uriah Heep e Raimbow. Si sa che gli americani amano molto i suoni pomposi ed orecchiabili, per cui Shadow’s Mignon rientrano in questa regola, pur gettando uno sguardo verso influenze alla Accept e Judas Priest.
Produzione buona e sound cristallino aprono “A Dragon Shall Come”, sembra che gli anni ’70 si siano scrollati di dosso la polvere. L’importanza di ricordare da dove veniamo, intingere dal periodo che fu è un fatto positivo e per certi versi anche giusto, l’importante è mettere qualcosa del proprio.

Il genere Heavy Metal non è certo quello che progredisce, non ricordo altri generi fermi così (a parte il liscio ed il Reagge) sulle proprie radici… e comunque parlo di Heavy Metal vero, non di Prog Metal o quant’altro, ma ha ragione lui! Sono passati più di trentacinque anni, dato per morto dagli addetti ai lavori per migliaia di volte ed ogni giorno ce lo troviamo di fronte più vivo che mai. Io lo definirei immortale.

Sono gli assolo che lo rendono vivo e felice, ci allieta contagiosamente lo stato d’animo e ci carica di adrenalina, come nelle chitarre di “A Slave To Metal”. Da gridare il ritornello corale assieme a loro, perfetto brano per la sede live, un inno vero e proprio. “Midnight Sky Masquerade” è il brano che da il titolo all’album e si differenzia dagli altri per la sua gia citata “americanità”. Lo stesso pezzo lo ritroviamo alla fine del disco in versione acustica. A questo punto dell’ascolto è inevitabile staccare dal “rumore” e fare riposare le orecchie, regola speculare per molti dischi del genere, qui il ballatone di turno ha il nome di “Goodnight Boston”. Ovviamente delicato e dal ritornello ruffiano, francamente scontato ma sempre piacevole. Richiama in me i fantasmi di certi Queensryche. Chiaramente si riprende subito la corsa con il successivo “Darkness Comes To Light”, sembra un pezzo uscito dalla discografia di R.J. Dio. Più intrigante “A Beast Abandoned”, ….più o meno siamo li. Un altro stacco si chiama “I Will Never Ever Stop” e via così fino alla fine , fra schiaffi e baci. Il risultato finale dopo tante chiacchiere è che è passata una piacevole ora e dieci minuti senza che me ne sono accorto.

Esito raggiunto, gli Shadow’s Mignon non mi hanno annoiato, fatto più che lodevole, ma attenzione, io sono un vecchio nostalgico di queste sonorità, faccio testo? Per cui fate i vostri conti. MS


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