Rock Impressions

Ship Of Fools SHIP OF FOOLS
Let's Get This Mother Outta Here
Peaceville

Era un po' che non sentivo parlare degli Ship Of Fools, una formazione nata dieci anni fa e che diede alle stampe solo due album nel '93 e nel '94 per poi sciogliersi. Questo disco celebra il decennale e raccoglie il meglio di quanto assemblato da questi artisti bizzarri.

La loro musica condensa l'eredità di band gloriose come i Gong, gli Ozric Tentacles e gli Hawkwind. Uno space rock molto ritmato e stralunato, sicuramente fuori tempo e ai limiti di ogni genere in voga in quel periodo. Un vero peccato che il gruppo non abbia saputo trovare la forza di tenere duro, perché la loro musica è densa di suggestioni cosmiche e di viaggi onirici di grande impatto emotivo.

Il primo brano è "Diesel Spaceship" e col titolo svela subito l'intento goliardico del progetto. Le tastiere di Les Smith (di fama Cradle Of Filth e Anathema) creano subito un tappeto intergalattico molto atmosferico e il viaggio ha inizio. La sezione ritmica precisa, ripetitiva e cadenzata è di chiara matrice Hawkwind, come un metronomo che scandisce impietoso lo scorrere del tempo. "L=SD2" è il brano più famoso, grazie anche ad un video che girò abbastanza all'epoca (incluso nella versione ufficiale di questa raccolta), il riff di chitarra sembra estrapolato ancora dai grandi Hawkwind, una citazione che rende onore a questi musicisti, è ancora imperdibile space rock all'ennesima potenza, ma si fa strada anche il tema della psichedelia che esplode nella successiva "Where is Here". "First Light" ha una progressione molto efficace, con un crescendo esaltante ed epico. "In The Wake Of" gioca a mischiare umori orientali con i giri concentrici degli Hawkwind, un trip ancora all'insegna dell'acidità. "From Time" è un brano molto lungo e rappresenta una summa del messaggio degli Ship Of Fools, contiene, infatti, tutti i loro elementi distintivi amplificati in una dimensione soprannaturale.

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma voglio concludere questa recensione con un augurio: che questa raccolta segni il loro ritorno di questi artisti, perché abbiamo bisogno di musicisti che suonino ancora musica così ispirata. GB



Indietro alla sezione S

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live |