Incredibile!
Mentre il lettore scorreva le tracce di "Thank God for silence",
mi chiedevo quale fosse il primo brano debole del lotto nel quale
prima o poi, inevitabilmente, mi sarei imbattuto, senza che mai giungesse
una risposta! Debbo far atto di contrizione, ed ammettere di aver
sottovalutato gli islandesi Sign, giuovine quartetto (il cantante
conta appena venti anni, all'epoca della pubblicazione del disco diciannove!)
autore di un hard rock moderno (non modernista) molto efficace.
I nostri hanno all'attivo due operine, cantate in madrelingua ("Vindar
og Breytingar"/"Winds and changes" del 2001 e "Fyrir
Ofan Himinnn"/"Above the sky" dell'anno seguente, con
Zolberg quattordi/quindicenne!), e la scelta di pronunziarsi in inglese
ha guadagnato loro l'attenzione di Mark Plati, produttore di Bowie
e di The Cure, e del quotato chitarista Earl Slick (ancora Bowie,
Ian Hunter, Dirty White Boy), ed ha permesso loro di esibirsi di spalla
ad Alice Cooper, Evergrey e The Answer, oltre ad essere ammessi alla
prestigiosa scuderia guidata dal producer Jim Morewood (HIM, The Rasmus...).
Non male davvero, e pensare che finora la terra dei ghiacci aveva
dato i natali ad artisti ben lontani dal rock come la diletta Bjork
ed i geniali Sigur Ros (oltre ai Sugarcubes...). Si va dalle moderne
"Lift me up" e "A little bit", ove emergono riferimenti
pure alle star del momento My Chemical Romance, ad una "Love
to be loved" devota a certo glam californiano di seconda divisione.
In mezzo, la ballata "Breathe" (scritta da Zolberg e da
Earl Slick, no Midge Ure-relations!) esibisce un gusto melodico affinato
ed un sorprendente mellotron, eppoi si torna a rockare con "What
you don't know" e con la title-track, fra frammenti chitarristici
rimandanti pure agli Whitesnake era-1987, con la chiusura affidata
a "So pretty" ed a "When demons win", con "Never
stop rockin'" a vestire i panni del pezzo-bonus, senza che la
tensione cali troppo.
In somma, sono giuovini, sono carini, sanno scrivere belle canzoni...
lasciamo quindi che il tempo faccia il suo corso, e certo ne risentiremo
parlare! AM
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