A
breve distanza dal buon “Retrospective”, gli svizzeri
Silent Memorial ritornano nel luogo del delitto con “Cosmic
Handball”. Questo è un disco uscito undici anni fa per
il mercato Giapponese, qui risuonato ed arricchito dall’esperienza
maturata nel tempo.
Notevole l’apertura dopo il preludio di turno, dal titolo “O’Meditation”,
con classicismi ed ottimi assolo di chitarra. Tutto sempre molto orecchiabile,
inevitabilmente dalle sfumature deja vu, ma questo è il genere
e come riescono a proporlo i Silent Memorial è davvero gustoso.
Cresce il songwriting, si osa qualcosa in più, comunque è
la melodia che resta il binario portante. Decisamente una band che
non disdegna neppure passaggi nell’AOR, questo tanto per far
capire la cultura musicale di questi ragazzi, dotati anche di una
buona tecnica individuale. Non mancano neppure i momenti di stanca,
altrimenti staremmo qui a parlare di un masterpiece, questi si presentano
in alcuni fraseggi oramai battuti e ribattuti da centinaia di band.
Comunque ce la mettono tutta, cercando di colpire l’ascoltatore
con notevoli cambi di tempo e l’uso della voce di Thomas Vikstrom,
davvero duttile e potente, adatta ad ogni tipo di sonorità.
Applausi per i fraseggi ritmica-chitarra in “Carpet Diver”,
all’insegna di un intesa davvero invidiabile. Si muovono all’unisono,
in maniera limpida e senza sbavature, sicuramente la gioia di tutti
gli usufruitori del genere. Importante e non invasivo il lavoro delle
tastiere di Chris Haenggi, ascoltatelo nel solo di “Deserted
Land” e godetene a pieno le sonorità. Malgrado le canzoni
siano molto lunghe, non c’è tempo per annoiarsi, la band
sa quando virare. Toccante e vetrina per l’ugola di Thomas è
“Fantasy Suite”, un esempio di melodia accattivante sostenuta
da sonorità malinconiche a tratti imponenti. Finale del disco
in crescendo con due suite di caratura elevata, come “Cosmic
Tornado” e “Black Hole”.
Per fortuna la Limb Music ha avuto questa idea di rispolverare anche
per il mercato Europeo questo bel disco che altrimenti sarebbe passato
nell’anonimato, ma soprattutto l’applauso va ai ragazzi
che hanno saputo impreziosirlo con freschezza. Consiglio il disco
anche a tutti coloro che per la prima volta vogliono avvicinarsi al
genere. Spero di incontrarli ancora una volta molto presto! Convincenti.MS |