Bergamaschi, giovani, energici, questo sono i Silent Void, che con Paranoid Superhero dimostrano la sostanziosa capacità di esprimersi con sonorità acute e massicce, forti di tutte le influenze che di continuo, canzone dopo canzone, si intuiscono facilmente, come le somiglianze col più celebre rock anni'90, i richiami in bilico tra il metal più incisivo alla Deftones, il crossover tosto degli Slipknot, il tutto con base che ricorda fortemente ai Foo Fighters, senza però esserne emule.

Bella al voce del cantante, Marco Aquila, che nel mare di timbri troppo simili tra loro e scarnamente adolescenziali nel panorama rock e punk attuale, spicca per potenza e calore avvolgente. Ma Paranoid Superhero non è solo questo: ci sono continue miscele precise e puntuali tra l'hardcore e il post-hardcore, che sbucano di tanto in tanto in quasi tutti i pezzi.

Tra essi attirano maggiormente l'attenzione uditiva I Wanna Gravity, un punk moderno e rivisitato, No Title che si sbilancia tra vibrazioni eteree e sostanza potente della batteria, Lost, ballata tra il malinconico-melodico e l'aggressivo-graffiante, e CISUM, che ricorda molto Dave Grohl e i suoi Foo Fighters, appunto, ma sembra sperimentare nuove teorie musicali e liriche.

Questo è di certo uno degli album più particolari ed originali in circolazione attualmente, per la continua miscela di stiili differenti tra loro, resa impalpabile e fruibile.
Un bel lavoro, non prevedibile e schietto, che sottolinea una nuova generazione di rocker esaltanti e talentuosi, tutta italiana e ricca. Complimenti! IR

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