“La
Soluzione Semplice”, un ponte fra due mondi, uno brullo ed arso
e l’altro rigoglioso, verde e ricco di acqua. Analogia fra passato
e presente della storia dei romagnoli Sithonia ? Non è detto,
questo è solo un mio pensiero, in quanto la band nel corso
degli anni ne ha passate davvero di cotte e di crude. Tutto inizia
nel 1985/6 con svariati cambi di line up e quattro dischi alle spalle
fino allo split del 1999. Una carriera fra alti e bassi, fra consensi
e qualche dubbio, il tutto sempre vissuto dalla band con l’entusiasmo,
quello che solo l’amante del genere Prog può comprendere.
Non è una band professionista, per cui gli sforzi elargiti
sono davvero enormi, a cavallo fra studio e lavoro, una situazione
spesso insostenibile. Questo sarà motivo di molteplici incomprensioni,
la scissione a cui accennavo prima è inevitabile, ma la passione
non si doma e lo sappiamo bene tutti noi che amiamo il Prog, ecco
quindi a distanza di 12 anni il ritorno dei Sithonia.
Mi piace dunque immaginare questo ponte disegnato nella copertina
dal chitarrista Roberto Magni e fotografato nel back, come un nuovo
passaggio ed allora attraversiamolo assieme a Orio Cenacchi (batteria),
Oriano Dasasso (tastiere), Marco Giovannini (voce e cori), Roberto
Magni (chitarre, mandolino e programmazioni synths), Paolo Nannetti
(organo e mellotron) e Valerio Roda (basso).
“Treni Di Passaggio” apre il disco, otto minuti nei quali
i Sithonia mettono tutti gli ingredienti che compongono il loro piatto
forte. C’è il Prog, il New Prog e molto anche del cantautoriale.
Importante per la loro musica la melodia di facile fruibilità,
ma anche i buoni assolo strumentali, i quali infarciscono l’ascolto
con frequenza. Sempre una emozione poter ascoltare il Mellotron, così
come ritornare con la mente agli albori di questo genere italiano
caro a band come Le Orme. La più breve “Tornando”
è uno strumentale basato sulle tastiere e che fa da preludio
ad una suite ricca di emozioni dal titolo “Cronaca Persa”.
Perso invece non è il tempo che la band ha passato nell’inattività,
in quanto in esso sembra essersi rigenerata ed averci racimolato le
idee. I testi di Paolo Nannetti ben si sposano con la musica proposta,
ricca di cambi di tempo ed umorali. Il bagaglio culturale dei componenti
è notevole e si manifesta apertamente in molti passaggi intrisi
di melodie si inflazionate, ma sempre verdi. Dopo ventidue minuti
di musica giunge un breve strumentale basato sulla chitarra dal titolo
“Il Tram Del Topo”. La title track “La Soluzione
Semplice” è in effetti il momento più alto del
disco, dove il tempo sembra essere regresso e dove ancora una volta
ci si imbatte nel Mellotron. L’equilibrio fra il Prog ed il
cantautoriale è ben dosato, questa però potrebbe essere
un arma a doppio taglio, in quanto l’amante del genere preferirebbe
godere di più in fughe strumentali e qui i Sithonia sono dei
maestri, mentre chi ama di più la formula canzone, potrebbe
trovare ostico l’intreccio. Personalmente riesco a godere a
pieno della proposta, anche se non nascondo una piccola tendenza per
i brani più strumentali che cantati. Chiude il disco anticipata
dalla breve “Passeggiata”, l’ottima “Il Vento
Di Nauders”, undici minuti di buon Progressive all’italiana.
“La Soluzione Semplice” è un felice ritorno che
la Lizard incastona nel contesto La Locanda Del Vento, dove giacciono
di gia altri lavori interessanti come quelli dei Lingalad o dei Faveravola.
In questo contesto è contenuta la musica che ha il sapore dei
tempi che furono e neppure i Sithonia potevano mancare. Bentornati!
(MS |