L’inizio
degli anni novanta il mondo del metal americano è stato dominato
da due figure: quella di Axel Rose e quella di Sebastian Bach. Due
singer carismatici che hanno impresso un marchio pesante ai propri
gruppi, credo che nessuno avrebbe scommesso sulla rinascita degli
Skid Row dopo l’uscita di Bach, ma il gruppo ci ha creduto fino
in fondo e trovato finalmente un degno sostituto, il texano Johnny
Solinger, sono tornati in pista nel 2003 con un nuovo album, Thickskin,
e un lungo tour di supporto al farewell tour dei Kiss.
Questo disco quindi si presta a molte considerazioni, ma francamente
preferisco lasciare ad altri ogni possibile speculazione. Di sicuro
si tratta di un disco potente, pieno di energia e di grinta, il classico
rock ‘n’ roll album che pompa adrenalina a mille, fatto
per scuotere e agitare masse di fans in delirio, ma è tutto
oro quello che brilla?
Si tratta del caro e vecchio punk rock stradaiolo, con qualche piccola
eccezione come “When God Can’t Wait” che sembra
presa dal repertorio dei Pogues o dei Floggin Molly o il country punk
di “You Lie” che ricorda i Supersukers. Questo è
rock che in passato ha fatto fortuna, ma che in fondo è sempre
uguale a se stesso, pochi accordi sparati con sguaiata maestria in
faccia al pubblico. In molte traccie ho risentito cose che Zodiac
Mindwarp aveva proposto molto tempo fa, punk rock semplice e diretto,
energia che scorre buona solo per i più giovani che non hanno
ne la voglia ne la pazienza di ascoltare quello che è venuto
prima.
Revolution Per Minute è un ottimo disco di punk rock ai confini
col metal stradaiolo, suonato con grande maestria, prodotto come si
deve, rabbioso, caldo, graffiante e sufficientemente “ribelle”.
Ai più giovani forse piacerà anche molto, ma personalmente
non vi ho trovato niente di veramente interessante, peccato. GB
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