Rock Impressions

Sky Architect - Excavations Of The Mind SKY ARCHITECT - Excavations of the Mind
Galileo Records / ProgRock Records
Distribuzione italiana: -
Genere: Symphonic Prog
Support: CD
- 2010

La Galileo Records è una etichetta che riesce spesso e volentieri a sorprendermi. Dal proprio cilindro a volte estrae una magia nuova, quella che non ti aspetti. E’ capitato anche questa volta con gli olandesi Sky Architect, una band che non fa certo dell’”ovvio” il proprio credo.

“Excavations Of The Mind” è un disco poliedrico, dalle numerose influenze, ognuno di noi può estrapolare dal loro sound una influenza differente. Come si fa a miscelare Gentle Giant con del Metal o con Frank Zappa? Difficile da dirsi, eppure tutto è così semplice e scorrevole, tanto da non farci quasi caso. La suite che apre il disco dal titolo “Deep Chasm”, in venti minuti riesce a concentrare differenti generazioni di Rock, dagli anni ’70 ai Porcupine Tree di oggi, ma quelli che forse possono essere il loro punto di riferimento sono gli americani Spock’s Beard. Tutti questi nomi li ho fatti solamente per farvi comprendere al meglio gli ingredienti che infarciscono questo gustoso piatto, non voglio assolutamente farvi confusione. E quindi i cambi di tempo sono all’ordine del brano, resta il fatto che la band sa come muoversi, pur senza strafare in tecnica.

Quello che sostiene l’ascolto e che lo rende sempre vivo è il patos, la cura delle melodie e la voglia di lanciarsi in assolo emotivi d’impatto. Potevano mancare i Pink Floyd? Ovviamente no e ci pensa il secondo capitolo della suite a farceli ricordare. Tom Luchies alla voce, Wabe Wieringa alla chitarra, Rik Van Honk alle tastiere, Guus Van Mierlo al basso e Christiaan Bruin alla batteria sono gli artefici di questo sforzo creativo. I brani contenuti sono otto e solamente due si aggirano fra i cinque ed i tre minuti. “The Grey Legend” riempie la mente, una musica da ascoltare in cuffia per goderne le sfumature, mentre tutto ciò che ci circonda sembra non avere più tempo. Il merito è delle tastiere, a volte anacronistiche.

Questo in parole povere è un disco Prog che più Prog non si può, non tanto per le innovazioni o per le idee contenute, tanto per lo spirito, quello incastonato nell’anima di chi vive di questa musica. Straordinario momento di grandi sonorità che consiglio veramente a tutti, anche a quelli che non conoscono approfonditamente questo genere. La cosa più incredibile ve l’ho lasciata alla fine della recensione, gli Sky Architect sono al proprio debutto! Incredibile. MS


Indietro alla sezione S

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | MySpace | Born Again |