Il
nome di questa formazione brasialiana (chiamata anche più semplicemente
Som Nosso) è praticamente sconosciuto ai più, ma sono
autori di un prog sperimentale di indubbio fascino. Nel sound di questi
musicisti troviamo il classico prog rock mescolato con ritmiche samba,
con la fusion, con la sperimentazione pura, il tutto spesso anche
molto freak, un crogiuolo altamente creativo che merita l’operazione
di archeologia musicale posta in essere per l’occasione.
Le registrazioni live contenute in questo doppio cd sono inedite e
risalgono al periodo ’75-’76, il momento di massimo fulgore
del gruppo che poi si scioglie dopo un paio d’anni. Difficile
riassumere nel breve spazio di questa recensione diciotto brani per
oltre due ore e mezza di musica, ma posso dire che al di la di una
certa difficoltà ad entrare nella logica del sound di questi
artisti, difficoltà che vale solo per chi non è abituato
alla libertà espressiva della musica degli anni ’70,
il disco è molto godibile, con delle parti da manuale che quasi
risulta strano che il gruppo non si sia ritagliato uno spazio nella
storia del prog, ma così è la vita… Il cantato
in portoghese non è sempre piacevole, questione di abitudine,
ma a parte questo sono molte le parti puramente strumentali, pertanto
il cantato non pesa eccessivamente.
In definitiva questo disco è da consigliare a tutti gli amanti
del prog settantiano, ai nostalgici di un modo unico di fare musica,
uno stile che forse non tornerà mai più. GB
|