Non so se questo disco sarebbe in grado di attirare su di se dell'attenzione
se non fosse per il fatto che è stato realizzato da Opal, la
compagna di Phil Anselmo, quest'ultimo oltre a produrre il disco suona
anche delle parti di chitarra e la sua presenza annebbierà
non poco l'immagine della compagna.
Quattro tracce acustiche all'insegna di un Gothic intimista e cantautorale.
I pezzi si assomigliano molto e questo potrebbe spiegare perché
non abbiano voluto registrare un full lenght.
Originalità zero ed è poca anche la personalità,
il brano più interessante è "The Wall of You"
con il suo incedere fortemente debitore agli anni ottanta. La voce
sussurrata dell'avvenente Opal è vagamente viziosa e perversa,
un po' come il suo look sado maso, ma le promesse si rivelano superiori
alle attese e alla fine ci scappa anche qualche sbadiglio.
Comunque il disco è ben prodotto e a qualcuno potrebbe anche
piacere, personalmente ho altre eroine a cui rivolgermi. GB
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