Rock Impressions

Spiral 69 - No Paint on the Wall SPIRAL 69 - No Paint on the Wall
Megasound
Distribuzione italiana: Zebralution
Genere: Gothic
Support: CD - 2011

Secondo album per la band di Riccardo Sabetti (voce, basso e sintetizzatore già con Pixel e Argine), che si è fatta notare dal batterista dei Placebo Steven Hewitt, che li ha voluti come support band nel tour italiano della sua nuova creatura Love Amongst Ruin. Il progetto era nato come solista, ma oggi è diventato una band di quattro elementi che comprende oltre a Riccardo anche Licia Missori al piano, Stefano Conigliano alla batteria e Enzo Russo alla chitarra. Al tutto si unisce la suggestione degli archi ad opera di Andrea Ruggiero.

Gli Spiral69 si ispirano profondamente alla dark wave ottantiana, o se preferite al gothic punk, sto parlando di gruppi come i Joy Division, i primi Cure e al menestrello del gothic, Nick Cave, mentre guardando più vicino a noi troviamo influssi dei già citati Placebo, ne esce un sound terribilmente oscuro, malato, venato di tante suggestioni, energico e disperatamente romantico, come solo la migliore dark wave sapeva essere. Con queste premesse gli Spiral69 hanno dato vita alle undici composizioni di questo titolo, che brillano di luce oscura, a tratti nichilista, misantropica, che tocca temi scomodi e prende posizioni non facilmente condivisibili, emozioni che sono molto ben raffigurate nella musica claustrofobica di questa band. Ritmi martellanti, cori epici e tanta disperata malinconia, per un sound convincente.

Se siete amanti della notte e di tutto quanto il dark rappresenta, troverete questa band molto ispirata, un gruppo che non può lasciare indifferenti, o lo si ama o lo si odia. GB


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