Rock Impressions

Spiritual Bat - Through the Shadows SPIRITUAL BAT - Through the Shadows
Alchemist Music
Distribuzione italiana: si
Genere: Dark Wave / Prog Rock
Support: CD - 2008

Il gothic e il prog sembrano due generi musicali molto lontani tra loro, eppure storicamente ci sono più punti di contatto di quanti non si pensi. Il dark prog ha una lunga tradizione sotterranea (basti citare formazioni oscure come Black Widow, Amon Duul II o High Tide), ma ci sono alcuni lavori molto famosi che hanno una marcata matrice dark e sono quelli dei Van Der Graaf Generator, alcune cose dei King Crimson e opere dei Genesis come Nursery Crime o The Lamb Lies Down on Brodway, che contengono partiture che hanno sicuramente avuto un grande influsso sul movimento gothic punk, nonostante le dovute distanze stilistiche. Gli Spiritual Bat sono un duo di Frosinone, che si muove spesso anche a New York, composto da Dario Passamonti, che ha composto i brani e ha suonato vari strumenti quali chitarra, basso e synth, e Rosetta Garrì che presta la voce e si è occupata degli arrangiamenti, come ospiti troviamo il flautista Bruno Lombardi (che lavora con l’orchestra della RAI) e il batterista Alessio Santoni. Essenzialmente il loro sound è basato sulla dark wave ottantiana, quella più viscerale e sincera, ma i nostri si propongono anche di inserire nel loro sound delle partiture prog e questo loro disco è ricco di riferimenti colti che pescano sapientemente da entrambe i generi, in particolare le parti di prog sono date proprio dal contributo del flauto di Lombardi.

Il disco si apre coi suoni acidi e carichi di mistero di “Through the Shadows”, un brano criptico in pieno stile dark, il cantato di Rosetta ricorda un mix di Gitane Demone e Siouxie, emozioni ottantiane si susseguono senza requie. In “Wandering on Cobble Hills” si viene subito stregati dal connubio fra il sound caustico del duo con il contributo struggente del flauto di Lombardi, che diventa un vero punto di forza. “Silver Lakes” è un brano tribale molto classico, ma non per questo poco efficace, gli Spiritual Bat sanno ricreare le atmosfere gothiche con sorprendente convinzione. “Prague”, sarà la magia della città, una delle capitali mondiali dell’esoterismo, sarà ancora il prezioso contributo del flauto, ed ecco che abbiamo un altro grande episodio di dark prog da brividi, il brano è strumetale. La forza espressiva della Garrì esplode con tutto il suo vigore nella successiva “Wish Power”, una prova di forza che convince. “Waltz” prosegue senza aggiungere molto a quanto già ascoltato. Anche le strumentali “Twins” e “The Golden Cage” sono un po’ riempitive, anche se hanno delle belle atmosfere. Da questo punto in poi il cd non offre più grandi sorprese, fino alla conclusiva “Sogno Tribale” che è veramente intensa, per il resto l’album tende a consolidare il buon lavoro espresso nella prima parte del disco, comunque il tenore è sempre buono e cattura con costanza l’interesse dell’ascoltatore.

Il cammino di questi artisti è iniziato nei primi anni ’90 e dopo alcune releases strumentali a nome The Spiritual Bats arrivano a questo lavoro molto maturo e personale, magari un po’ ambizioso, ma sono sicuro che se gli darete una possibilità faranno breccia nel vostro cuore. GB

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