Chitarrista da culto del circuito heavy metal, nei primi anni ’80
ha contribuito a definire gli stilemi del genere, fondamentale il
suo contributo ai primi due album dei Virgin Steele, la band che ha
formato insieme a David DeFeis e che ha gettato le basi per tanti
cliché entrati poi nell’immaginario epic fantasy del
genere, fatto di draghi, spadoni e immagini di un medioevo immaginario.
La sua discografia conta oltre venti titoli e ha raggiunto uno status
di tutto rispetto, anche se solo i true headbangers conoscono il suo
nome.
Faccio subito una premessa, se non amate le registrazioni Lo-Fi non
accostatevi a questo disco, si tratta infatti di una raccolta di demo
uscita originariamente nel 2001 e ristampata in versione deluxe dalla
Minotauro nel 2014. Il disco contiene ben ventidue brani, tutti incisi
prima di fondare i Virgin Steele, quindi verso la fine degli anni
’70, sono serviti a Jack per affinare il proprio stile e per
iniziare a capire come funzionava il tutto. Ci sono diverse curiosità,
come una delle primissime apparizioni di Bobby Rondinelli (Black Sabbath,
Blue Oyster Cult), un giovane David DeFeis e molti altri musicisti
diventati parte di band seminali di heavy metal. Certo sono registrazioni
amatoriali, ma la chitarra si sente abbastanza bene e vi troviamo
tutta la forza creativa di questo chitarrista. Molti brani sono fra
il rock ‘n’ roll ad altissima potenza e il blues metal,
ottimi assoli e tanta libertà espressiva, certo i puristi del
suono storceranno il naso, ma a saper leggere tra i solchi di questo
cd si possono trovare diverse idee interessanti.
Jack Starr è uno dei chitarristi fondamentali per lo sviluppo
dell’heavy metal e queste sono le sue radici, direi che è
un motivo più che sufficient per accostarsi a questo lavoro,
in particolare se amate il genere. GB
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