Il titolo di quest’album vi dice qualcosa? In effetti dovrebbe,
infatti si riferisce al genere musicale inventato dal grande Jimi
Hendrix e poi perpetrato da centinaia di altri talentuosi chitarristi
che ne hanno seguito le orme, di tutti vorrei ricordare in particolare
Frank Marino coi suoi Mahogany Rush ed è proprio a questa gloriosa
tradizione che si rifà l’axe hero Stoney Curtis.
Il nostro oltre che della chitarra si occupa anche delle parti vocali
ed è accompagnato da una sezione ritmica di colore, dei veri
macina grooves. Curtis si produce in un blues torrido ed abrasivo
come non se ne ascolta quasi più da un bel po’. Un power
trio quindi, la formazione tipica per questo genere e che schintille
che schizzano fuori dai solchi di questo dischetto. Un prodotto certamente
fuori tempo e adatto ad un pubblico di affezzionati, ma attenti perché
questa musica non ha mai cessato di dimostrare la sua vitalità
a dispetto delle mode e dei tanti generi che sono finiti nel dimenticatoio,
buoni solo per delle rimpatriate fra amici.
Dodici brani pieni di blues ipervitaminico con dei musicisti che dimostrano
di avere nel sangue note e feeling, doti che dispensano a piene mani
per la gioia delle nostre orecchie. Ovviamente con queste premesse
non ci troviamo di fronte a grosse sorprese stilistiche, ma abbiamo
la possibilità di ascoltare del rock blues suonato come si
deve e scusate se è poco. GB
|