Rock Impressions

Subaudition - The Scope SUBAUDITION - THE SCOPE
Prophecy
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Folk Prog
Support: CD - 2006

The Scope è il debutto di questa formazione neo folk proveniente dalla Finlandia. Di loro si sa ancora molto poco, ma la loro musica è di quelle che lasciano un segno in chi la ascolta, non tanto perché si impone con forza, piuttosto perché si insinua con lenta dolcezza.

Sonorità acustiche e melliflue escono fin dalla prima traccia del cd e la lezione dei Pink Floyd emerge piuttosto evidente, ma anche di certo pop minimalista che oggi ha un discreto seguito. Note sospese e leggere come certa pioggia, non a caso il primo titolo è proprio “Raindrops” e non poteva essere più azzeccato. Molto bella e triste “The Blue Light”, una canzone che fa pensare molto alla solitudine. “No Angel” è ancora un altro momento di estrema delicatezza. Troppo lenta è “Blinking in the Piers”. Anche peggio è la successiva “Moods Through Spirals”, sembra suonata al rallentatore, va bene l’eleganza formale, ma questa non è sempre fonte di emozioni. Sulla falsariga “A Golden Staircase” e qui gli sbadigli aumentano pericolosamente, ma poi subentra uno spaccato che ricorda moltissimo i crescendo Floydiani e anche qualcosa dei Pendragon. “Fractures” è brevissima e ricorda pianoforte che sembra arrivare da un’altra stanza. “Counterwise” non lascia un grande ricordo, ma molto bella è la finale “Godspeed”, che chiude con grande grazia un album difficile e anticommerciale.

I Subaudition sono una realtà molto interessante, ma sarà dura trovare un pubblico abbastanza attento per la loro musica. GB

Altre recensioni: Light on the Path


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