Rock Impressions

Suidakra - 13 Years of Celtic Wartunes SUIDAKRA - 13 Years of Celtic Wartunes
Wakenrecords / SPV

Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Death Metal Melodico
Support: DVD + CD - 2008

In casa Suidakra è tempo di celebrazioni e questo lussuoso best of racchiude un cofanetto a libro con dvd e cd, il primo contiene un concerto tenutosi al prestigioso Waken, un concerto acustico, un’intervista e due video, il cd invece contiene un approfondito best of con brani rimasterizzati, insomma un bel prodotto esaustivo per conoscere a fondo questa band particolare. Il gruppo nella sua carriera ha spaziato dal death metal melodico al metal celtico, rimanendo sempre in territori molto epici e con un repertorio di buona qualità.
Partendo dal cd, troviamo ben diciassette brani piuttosto ben assemblati, che percorrono tutta la discografia dei nostri, senza tralasciare gli episodi più diversi tra loro, dalle cavalcate a tutto death metal a brani dalle aperture celtiche vagamente acustiche, non ha senso fare un track by track e nemmeno cercare gli “esclusi”, non è mai facile fare una selezione, questa mi sembra buona.

Il dvd parte col concerto del Waken, fa una certa impressione vedere un gruppo così suonare di pomeriggio sotto il sole, ma quello che conta è la musica, si parte con la celtica “Darkane Times” e l’atmosfera si fa subito molto calda, ben altra cosa è la devastante “Gates of Nevermore” e il pubblico agita la testa compiaciuto. Il gruppo tiene bene il palco e la regia non è malaccio, anche se salta troppo velocemente (per i miei gusti) da una inquadratura all’altra. In “Dead Man’s Reel” metal e celtica sono uniti in una sinergia perfetta. Chiudono l’esibizione l’epica “The Ixth Legion” è l’inno “Wartunes”. Segue il concerto acustico registrato nel 2006, non sembra nemmeno che il gruppo possa essere lo stesso che incendiava il palco del Waken col suo metal esasperato. Due chitarre acustiche e il basso acustico prendono il posto di quelli elettrici ed è incredibile ascoltare come i brani funzionino bene anche in questa veste, l’energia è ancora riconoscibile, solo parzialmente addomesticata dai suoni, ma è come la brace sotto la cenere. Il gruppo dimostra di saper suonare e regge molto bene il confronto, anzi per quanto mi riguarda in molti casi supera anche le versioni elettriche.

Si pensi quello che si vuole, ma il metal è una musica fatta di anima, certo alcune soluzioni possono suonare fini a se stesse, ma quando un gruppo riesce a fare della musica acustica convincente partendo da una materia rozza come il death metal, allora vuol dire che merita di essere apprezzato. GB

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