Quando il Rock è diretto, schietto e senza troppi fronzoli,
è come sorseggiare un bicchiere fresco di birra. In più
di una occasione è stato dimostrato che anche noi in Italia
ne abbiamo compreso l'essenza. A Novara c'è un quartetto di
ragazzi che respirano questa essenza e dopo un EP del 2009 dal titolo
"Italian Havy Rock", si gettano a capofitto in questo album
d'esordio dal titolo "Viaggio Libero".
In effetti il Rock è libertà, come stile di vita, ma
soprattutto di pensiero, i Sunset lo sanno, proprio per questo i testi
non risultano mai banali e descrivono situazioni di vita più
o meno crude. L'artwork che accompagna il disco è perfetto
sunto di quanto si può ascoltare all'interno, terra arsa attorno
ad uno spirito libero che osserva anche il cielo nel quale volteggia
(guarda caso) anche uno Zeppelin. Il libretto interno accompagna con
i testi in maniera dettagliata ed esaustiva.
I Sunset sono Simon (voce ed armonica), Rot (chitarra), Alex (basso)
e Cacao (batteria). I ragazzi la materia la conoscono approfonditamente,
tanto da sapersi supportare con artisti noti nell'ambito quali Wilko
Zanni leader dei Rats nel pezzo "spagnolo" "El Frago",
il mitico Graham Bonnet (Rainbow, MSG, Alcatrazz, Impillitteri) in
"Lunghezza D'Onda" e la talentuosa chitarrista Jennifer
Batten (Michael Jackson).
Tredici tracce ed una bonus track, ossia la versione spagnola di "El
Frago" compongono questo esordio. Apre ironica "Doc",
breve intro che accompagna ad "El Frago". Ritmo e riff canonici
che non falliscono l'obbiettivo in quanto rodati negli anni e quando
sono legati ad un ritornello semplice da memorizzare, il risultato
è assicurato. Impossibile non trovare analogie con il nostro
Ligabue. Più cadenzata e possente la title track "Viaggio
Libero", escluso il ritornello ancora una volta semplice e diretto.
La melodia è sempre in evidenza e curata, prerogativa dei Sunset
che comunque tentano in ogni modo di rimanere impressi nella mente
di chi ascolta.
Il migliore Edoardo Bennato, quello Rock e tagliente, scalfisce "Tu"
e lo segna indelebilmente. Graham Bonnet duetta con Simon e curioso
è il connubio vocale inglese-italiano in "Lunghezza D'Onda".
Più leggiadra "Bambole", piccolo inno alle rotondità
ataviche delle donne, streghe che da sempre ammaliano l'uomo. Esistenziale
"Tiro Violento", uno dei lati più ruvidi dei Sunset
con coretti da stadio. "In Alto Le Mani" è uno dei
brani che più mi hanno convinto, con una strizzata d'occhio
ai Litfiba di "Lacio Drom", ma anche all'America. Ancora
di più "Sotto Spirito"....il fegato per dimenticare
una storia finita. "Coraggio...Fatevi Ammazzare" è
dedicata al personaggio di Lucarelli, l'ispettore Coliandro ed alle
sue storie. Chiude formalmente "Sospetto" con la chitarra
di Jennifer, ma a sorpresa i Sunset ci deridono e comunque ci ringraziano
per l'ascolto con una traccia nascosta, acustica ed ironica.
"Viaggio Libero" non segna la storia del Rock, ma la cavalca
con lucidità e divertimento, quello contagioso che giustifica
la spesa per questo cd. MS
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