Ancora rock melodico di qualità dalla Svezia col debut album
dei SunStrike, band formata sul finire del 2012 dal chitarrista Joachim
Nordlund e dal batterista Johan Lindstedt degli Astral Doors, inizialmente
raggiunti dal cantante Christian Hedgren (Twilight Force), ma presto
completati dal tastierista Fredrik Plahn (Prey), dal secondo chitarrista
Mats Gesar (Thalamus) e dal bassista Björn Lundqvist (Twilight
Force). Qualche demo pubblicato sulla loro pagina Facebook suscitò
l'attenzione di radio e di labels, in un susseguirsi che ha portato
la band oggi a pubblicare il proprio lavoro d'esordio, una dozzina
di brani carichi di energia, melodia e positività, un arrembante
e roboante mix di sonorità che salverebbero dal suicidio anche
la persona più disperata.
I ragazzi elaborano alla luce del tipico Scandi-AOR un ampio repertorio
di influenze che vanno dai Bon Jovi ("Power Of Dreams")
ai primi Europe (la titletrack in particolare), dai Treat (l'anthemica
"Fireball") ai Bad Habit ("Right Track", "Never
Let You Go"). Non mancano riferimenti ai TNT o ad altri illustri
esponenti della scena melodic hard rock europea (chi ha detto Dreamtide?),
ma tutto è ben amalgamato e reso con una propria freschezza
che non infastidisce grazie anche al buonissimo lavoro di Erik Mårtensson
(Eclipse, W.E.T) in fase di mixing e mastering.
"Higher" è l'unico momento di "RYW" che
la band si ritaglia per una sorta di power-ballad, con un superbo
lavoro di Hedgren alla voce, vera sorpresa e reale dominatore del
disco insieme alle importanti tastiere di Plahn che colorano con varie
sfumature e trame tutte le tracce del cd.
Grandi chitarre, sezione ritmica incalzante ed importante, melodie
elargite senza risparmiare energia e sudore, ecco cosa ci offrono
i SunStrike, cui imputo come 'peccato' quello di avere impostato un
songwriting un pò troppo unidirezionale, ma spero che il sestetto
avrà tempo, voglia e possibilità di fare tesoro delle
proprie esperienze e pubblicare presto una raccolta di canzoni ancor
migliori e più complete. Per ora, come leggete dal voto, va
bene anche così! ABe
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