I
mantovani Sutuana sono insieme dal 2006 e alle spalle hanno un curriculum
simile a tanti altri gruppi e tanta grinta nelle vene. PerdutaMente…
è il loro primo album autoprodotto, che segue la realizzazione
di un paio di demo e mostra il passaggio da un repertorio di cover
ad uno di canzoni proprie. Quando si è di fronte ad un’autoproduzione
bisogna sempre ricordarsi che non si possono fare paragoni con lavori
più professionali, questo non deve essere ne un limite, ne
una giustificazione, ma in questi casi ha poco senso parlare di certi
dettagli tecnici, bisogna essenzialmente concentrarsi sul songwriting
e sulla bravura dei musicisti.
PerdutaMente… si compone di tredici brani più un brano
nascosto. Il sound ricercato dalla band è un mix di hard rock
moderno e vecchio stampo, come dire un piede nel passato e un occhio
nel futuro, settanta, ottanta, novanta e nuove sonorità si
mescolano alla ricerca di un risultato personale e meno scontato di
quanto si potrebbe immaginare. C’è tanta passione e tanta
voglia di suonare in questo disco, che ovviamente ha anche tanti difetti,
ma questi sono quasi tutti di carattere tecnico e il gruppo ha tutto
il tempo per migliorarli, adesso più che altro deve fare esperienza
e crescere.
Comunque le influenze che pesano maggiormente sono soprattutto due:
gli anni ’80 e il crossover, la prima emerge abbastanza chiaramente
nell’unica cover presente sul cd della celebre “Hush”
(un classico dei Deep Purple), che, a mio avviso, la band rende in
modo troppo ottantiano, facendo perdere al brano quel calore tipico
degli anni ’70, la seconda emerge molto bene nel brano “Faith
(No More)” che guarda caso sembra proprio una sorta di tributo
ad uno dei gruppi più influenti del movimento crossover. Comunque
sia la band mostra una buona coesione e alcune buone idee compositive,
i suoni sono saturi e potenti a volte quasi Stoner e questo mi piace
molto, ma la costruzione dei riffs è varia e tiene conto di
fattori diversi, questo emerge con chiarezza fin dall’iniziale
“Roccia”. Il cantato è per lo più in italiano,
scelta non semplice, ma che i Sutuana sembrano gestire bene, grazie
anche alla buona timbrica del cantante.
L’impressione generale è piuttosto buona, i Sutuana hanno
dimostrato tanta grinta, un discreto songwriting e anche una certa
originalità, certo ci sono molte cose su cui la band può
lavorare per migliorare, ma sono sicuro che con l’esperienza
andranno a posto da sole. GB
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