È con piacere che ritrovo i maceratesi Swell99, una band in
bilico fra rock cantato in italiano e inglese e pare non si siano
ancora decisi. Questo nuovo album è più grintoso del
precedente ascoltato, meno incline a linee melodiche accattivanti
e più deciso verso un post grunge denso di rabbia.
Non a caso si parte con “Urlo” sintesi di quanto detto
in apertura, il cantato è in italiano e va ascoltato ad alti
volumi, il cantato mi sembra indebolisca un po’ il pezzo, però
musicalmente funziona. “Bloody Knife” è una corsa
infernale che prosegue con convinzione il discorso. E se non bastasse
ecco “Screaming to the World”, dove il livello di rabbia
è davvero alto. La title track è una ballad piuttosto
riuscita, che ci sta bene dopo le belligeranze precedenti. È
solo una parentesi, perché “Boost” è il
brano più cattivo del cd, anche nel testo. Bella la power ballad
“Talk”, in fondo sono ancora i momenti meno duri quelli
dove la band mi convince di più. I brani che seguono sono sulla
stessa linea dei precedenti, senza grosse variazioni o colpi di scena,
il gruppo mantiene una certa unità compositiva e chiude un
cd riuscito solo in parte, ho come l’impressione che la band
funzioni bene, ma che abbia bisogno di un’identità più
riconoscibile, scrivono buoni pezzi, ma che rischiano di non emergere.
In altre parole la band esprime delle buone potenzialità, che
però non sono ancora sufficienti per farli emergere, un po’
per esterofilia, un po’ per un songwriting che stenta ancora
a presentarsi come riconoscibile e distintivo, occorre osare di più.
GB
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