Ritorna
il gruppo dei fratelli Kenny e Denny Scott, sulla scena dal ’97
con il loro postgrunge molto accattivante, vicini ai vari Nickleback
che in definitiva altro non fanno che un sano hard rock pieno di energia
e voglia di vivere.
Ecco allora queste tredici tracce solari e dannatamente mainstream
che suonano tutte uguali anche se si ascoltano molto volentieri. Musica
radiofonica nella migliore tradizione americana, canzoni con cori
facili e tanta voglia di fare musica semplice ma non banale. Il primo
titolo “Oblivion” è una vera hit radiofonica, con
coretti malinconici molto accattivanti, con qualche accenno alla surf
music e all’AOR dei Journey, un pezzo che fila veloce e che
conquisterà molti cuori femminili. “California Blur”
è un po’ più seria, ma resta un pezzo molto adatto
ad un pubblico giovane e voglioso di divertirsi. Del resto melodie
come quelle di “Perfect Day” parlano da sole e che si
voglia considerarle facili non toglie niente al loro fascino tipico
di quei brani che ti entrano subito in testa, negli anni ottanta era
lo stesso con l’AOR.
Un bell’hard rock si ascolta in “Blindside” e mi
vengono in mente i grandi Babys di John Waite che più tardi
si unirà anche a Neal Schon nei Bad English. Sono sempre le
grandi melodie a vincere anche nella divertente “One & Only”,
musica spensierata e senza pretese. Bella la conclusiva “Okay”,
un brano acustico che suggella un disco che si riesce ad ascoltare
fino alla fine senza cali di tensione e senza nemmeno dei picchi qualitativi
e in un certo senso, visto il genere trattato, non è poco.
Gli Swirl 360 riportano in auge il rock radiofonico come non capitava
di sentire da un bel po’ di tempo. GB
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