C’è
sempre chi ama il buon vecchio Heavy Metal. C’è sempre
chi si diletta a suonare storie sporche, rozze e con donne come quella
marchiata nella copertina del cd. Non è maschilismo, è
solo marchio di proprietà…. I Syron Vanes suonano come
venti anni fa, il songwriting è come quello di venti anni fa,
di band blasonate, nomi che vanno dai Gun’s & Roses ai Saxon,
tanto per intenderci, c’è molto Hard Rock fra i solchi
ottici di “Property Of…” e molto Heavy Metal.
L’iniziale “Wild” è uno spasso, un tuffo
nel tempo passato e mostra subito gli artigli della band. Più
Hard Rock la successiva “All Forbidden”, dal ritornello
alla Motley Crue. Ovviamente per questo tipo di musica le chitarre
sono di fondamentale importanza. La produzione non è che sia
delle migliori, ma forse questo può andare a favore della genuinità
del prodotto, visto che questi suoni necessitano di più sporco
possibile. “Doctor” picchia duro, ma tutto è gia
sentito, solo da annoverare un buon solo di chitarra al centro del
pezzo. In “Get Out Of My Face” non possiamo fare altro
che annotare l’ennesimo mid tempo.
Immagino che i Syron Vanes siano una band che vada gustata più
che altro in sede live, i brani sono tutti papabili per essere cantati
a squarciagola. “Higher” è una scarica elettrica,
“Problem” ha una cadenza che trascina, mentre “Rough
Trade” tenta la strada più intrigata dell’Hard
Rock di classe. E poi, vi dice nulla un titolo come “Sinner”?
Niente a che vedere con la band di Halford, ma il contesto è
più o meno nei binari. Chiudono “Voodoo Doll” e
“Want Me” un disco che non è altro che un accumulatore
di energia elettrica.
Non serve a nulla sottolineare il fatto che i Syron Vanes non portano
nulla di nuovo nel genere, perché a loro non interessa, questa
è la loro passione, prendere o lasciare.
Chi ama l’Heavy Metal ha in mano un disco ottimo, chi lo ignora
ha in mano un piccolo Freasby. Ma che bel fondoschiena…. MS
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