L’etichetta polacca Metal Mind, a discapito del nome, ha sempre presentato un repertorio abbastanza eterogeneo, ma non mi sarei mai aspettato un cd come questo dei Taliesin Orchestra, un’orchestra di musica neoclassica, etichettata nel filone New Age, che dal ’96 ad oggi ha riletto vari brani di musica contemporanea in chiave orchestrale. Il primo album è stato proprio dedicato ad Enya e poi ne sono seguiti con il presente altri cinque, ma la Taliesin Orchestra ha prodotto altri sette album dedicati ad altri compositori.

Enya, dopo essere uscita dai Clannad, con gli anni è diventata molto famosa e la sua musica, che si rifà alla tradizione folk irlandese, è diventata sinonimo di New Age, l’abbiamo ascoltata nelle colonne sonore (come non ricordarla ne Il Signore degli Anelli?), negli spot pubblicitari e via discorrendo. I Taliesin Orchestra hanno fatto l’ennesimo tributo, ripescando anche brani già proposti nei lavori precendenti, come la celeberrima “Orinoco Flow”, uno dei brani più suggestivi di Enya, poi troviamo anche “May It Be” che non ha vinto l’Oscar per un soffio (proprio per il già ricordato film di Peter Jackson), poi ancora ci sono fra le altre “Caribbean Blue”, “The Celts” che è ormai un suo marchio di fabbrica e infine la cadenzata “Anywhere Is”. Molti di questi brani sono entrati nella nostra vita.

Il trattamento riservato alle musiche di Enya in questo cd è suggestivo e particolare, ovviamente come è facile immaginare è musica che si presta molto bene ad un trattamento orchestrale, ma in questa veste perde un po’ di incisività e diventa ancora più relaxing e atmosferica di quanto lo fosse già in origine e per me questo non è un gran guadagno, ma per gli amanti del genere questo è un disco sicuramente stimolante. Comunque sia si tratta anche di un disco furbetto. GB