Rock Impressions

TCP - The Way TCP - The Way
10T Records
Distribuzione italiana: -
Genere: Prog
Support: CD - 2009


Ci sono diversi modi di concepire il Progressive Rock, generalmente citando questo nome vengono alla mente band dal suono articolato e soprattutto sinfonico. Sappiamo cosa sono stati gli anni ’70 e cosa chi hanno lasciato, una eredità importante, spesso soffocata da se stessa nel corso degli anni. Tuttavia anche oggi il Prog esiste e gode anche di buona salute, perfino di un discreto seguito. C’è invece chi concepisce il genere, o meglio lo apprezza di più, se è composto da una musica sperimentale o innovativa. Gli americani TCP li relego nel nostro primo caso, un trio dell’East Coast che con questo debutto dal titolo “The Way”, si diletta a ripercorrere i fasti dei tempi che furono.

Aleggia spirito dei Genesis come primo riferimento, quelli di Peter Gabriel, ma anche suoni più vicini al New Prog. La voce di Henry Tarnecky ricorda quella di Gabriel, mentre la chitarra di Jack Wright spesso e volentieri si rende protagonista di interessanti solo. Ma molto del suono della band scaturisce dalle suntuose tastiere di Blacke Tobias. Qui gli amanti del Mellotron hanno pane per i propri denti. Resto felicemente colpito dagli arrangiamenti delle tastiere in “Road To 2012”, uno strumentale d’effetto, dinamico ed in stile Camel. “She” gioca con il Mellotron e svariati cambi di tempo. E’ nello strumentale che i TCP si ritrovano meglio, i passaggi sembrano essere datati, ma hanno un velo di freschezza. Immaginate di ascoltare i Citizen Cain con influenze New Prog. Avete capito che la fantasia non la fa da padrona, ma spesso e volentieri questo è quello che un fans del genere vuole sentire da un disco Prog. Mi riferivo ad un velo di freschezza, questo viene dato grazie a dei movimenti più Hard, come ad esempio nel Metal Prog di “Heavy Billy”, oppure a dei brevi intermezzi di elettronica, come all’inizio di Hypatia”, poi molto stile David Bowie. Ancora suono duro e cadenzato in “She’s Like You”, un piacevole intermezzo Dark. “I’m Me” ricorda la musica dei norvegesi Fruitcake, mentre “Liberate Me” ritmata ed ottimamente arrangiata, segue le gesta dei Gentle Giant, tanto per rimanere in tema anni ’70. Bello l’intermezzo di chitarra.
Lascio per ultima la stupenda “Minkind” con un piano eccellente che entra dentro e lascia partire la nostra fantasia.

In conclusione “The Way” è si un album non ricco di sorprese, ma le emozioni non mancano di certo, forse sarebbe stato meglio se il cantato non fosse stato così Gabriel dipendente, ma c’è anche a chi questo piace. Mettiamo poi sulla bilancia un buon artwork e che questo è un debutto e se il buongiorno si vede dal mattino, con i TCP in futuro forse ne sentiremo ancora delle belle. Promossi sicuramente, anche se non a pieni voti, bisogna per forza lavorare di più sulla personalità, altrimenti c’è il rischio di sparire inghiottiti nel vortice delle migliaia di band “Genesis dipendenti”. MS


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