I
fratelli Benny e Bjorn Jansson, rispettivamente chitarrista e cantante
della band, per piangere le loro lacrime di rabbia si avvalgono della
possente sezione ritmica dei Mind’s Eye, precisamente di Daniel
Flores (batteria) e di Johan niemann (basso). Un grande biglietto
da visita.
Dopo “Still Alive”, questo “In The Shadows”
è la nuova prova che punta tutto su una solida produzione e
12 brani di Metal melodico. Le premesse per fare bene ci sono tutte,
la potenza sonora è forte tanto quanto la melodia, sin dall’iniziale
“In The Shadows”. La ritmica è frizzante con una
spolveratina di Queensryche, il che non guasta. Bjorn è ottimo
interprete e la voce è talmente Rock da farmelo immaginare
un vero elemento da palco. Il canto è dunque equilibrato nell’insieme,
aiutato molto anche dall’ armonia dei brani, come nella successiva
“Spirit Running”. La ritmica rende massiccia “ Tears
In My Eyes” e viene spontaneo pensare che i Tears Of Anger amino
molto il Metal degli anni ’80. In “I Hate You”,
Il ritmo scende, ma non la pesantezza mista a melodia, rendendolo
potenzialmente un brano da singolo. Il discorso cambia con “Sell
My Soul, si entra nel territorio ballads, carina ma dal sound troppo
sfruttato. Ci pensa “Live These Dreams” a buttarci giù
dalle brande, le tastiere di sottofondo, come in tutte le canzoni,
smistano epicità. Nell’ ombra ci può stare di
tutto, ma i nostri sembrano accontentarsi di quello a cui credono,
senza strafare, senza azzardarsi a fuoriuscire da certi canoni metallici.
Il loro credo è forte e prosegue indisturbato in tutto il disco,
fino alla conclusiva “ I’m Coming Home”.
I pregi sono stati decantati, ma anche i difetti purtroppo non mancano,
il disco lascia una sensazione di incompletezza, dovuta a ….?
Difficile da focalizzare, soprattutto perché offuscato da una
produzione cristallina, ma credo che qualche variante in più
non avrebbe guastato. In definitiva un disco forse troppo ripetitivo,
ma sufficientemente valido, adatto a felicitare tutti coloro che vivono
di vero metal. MS |