Rock Impressions

Tempest - The Double Cross TEMPEST - The Double Cross
Magna Carta
Distribuzione italiana: Edel
Genere: Folk Rock
Support: CD - 2006


I Tempest sono in attività dalla fine degli anni ottanta e col presente hanno realizzato una decina di albums in studio (se si escludono raccolte e live). Hanno base operativa nel nord della California, ma vengono da molte parti diverse del pianeta: il leader Lief Sorbye (mandolino) è di Oslo (Norvegia), il chitarrista Ronan Carrol è di Dublino (Irlanda), la bassista Ariane Cap è di Innsbruck (Austria), il violinista Michael Mullen è californiano e il drummer Adolfo Lazo è di Havana (Cuba). Questa diversità ha certamente contribuito in modo determinante a formare il sound del gruppo che risulta sempre molto amalgamato e credibile.

Musica festosa e genuinamente rock al tempo stesso, i Tempest hanno saputo unire tradizione e nuove tendenze in modo molto naturale, cresciuti alla scuola di formazioni come Jethro Tull e Horslips, hanno saputo continuare quanto di buono queste storiche formazioni avevano generato. Ecco allora prendere vita canzoni come l’iniziale “Captain Kidd” che unisce la musica folk al hard rock epico, non a caso racconta di un famoso pirata con grandi duetti fra mandolino, violino e chitarra elettrica. Molto coinvolgente anche “Slippery Slide”, una danza popolare accelerata e sostenuta dalla chitarra elettrica e da una sezione ritmica precisa ed enfatizzante. Con la manlinconica “Hangman” Sorbye riprende un tradizionale e lo adatta allo stile particolare del gruppo. Arie scozzesi si mescolano a quelle norvegesi, passando poi per l’Irlanda ed altri posti ancora. Grande classe e ottime performances sono di casa e il risultato complessivo è quanto mai esotico, tutto da scoprire.

La musica dei Tempest riesce a coniugare la tradizione con la modernità in un modo molto personale e divertente, non a caso il gruppo gode di una grande reputazione live, in effetti ascoltando il disco si può immaginare abbastanza facilmente la forte resa che devono avere i brani dal vivo. The Double Cross è un disco vitale e positivo, dopo un primo assaggio non riuscirete più a farne a meno, da ascoltare e riascoltare. GB


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