Rock Impressions

Teoria delle Finestre Rotte TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE
Teoria Delle Finestre Rotte
Selfproduced
Distribuzione italiana: -
Genere: Post Punk / Dark Wave
Support: CD - 2015


La teoria delle finestre rotte è uno studio sociologico pubblicato nei primi anni 80 sugli effetti del degrado urbano sui comportamenti devianti, per la quale più aumenta il degrado e più aumentano le azioni come furti, vandalismo e la micro delinquenza in genere, innescando così una spirale che si autoalimenta. Questa interessante analisi è stata presa a ispirazione per il progetto musicale di Jacopo Campi (voce) e Pietro Baldan (polistrumentista), che ha base a Venezia.

Questo è il loro disco di debutto e si compone di dodici brani, l’influenza prima è il post punk, in particolare quello più gotico, i testi in italiano sono in linea, con ambientazioni oscure, densi di poesia tardo romantica, ma anche con una certa vena sarcastica che mi piace parecchio. Jacopo ha una voce potente, in alcuni frangenti dimostra di essere anche impostato e questo contrasta un po’ coi classici cantanti del genere, però genera un contrasto intrigante. Pietro con la chitarra ci sa fare, gli altri strumenti che usa sono il basso, la drum machine e qualche volta il violoncello elettrico. L’uso della drum machine in questo genere è abbastanza tollerato, anche se personalmente preferisco sempre quella vera. Mescolati insieme tutti questi elementi ne esce qualcosa di personale, come il pezzo mancante di un puzzle che in qualche modo completa la variegata scena dark italiana.

Questo primo vagito dei TDFR fa sperare in un futuro tutto da scoprire, ovviamente è un disco che si rivolge soprattutto al pubblico notturno. Però il loro stile, una volta raffinato, potrebbe trovare consensi anche più ampi di quelli immaginati. GB




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