Rock Impressions

Tesla - Forever More TESLA - Forever More
Frontiers
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2008

Fin dalla loro fondazione di oltre vent’anni fa i Tesla sono stati una band particolare e controversa, già la scelta del nome che ricordava Nikola Tesla, uno dei più geniali inventori vissuto tra la fine ‘800 e gli inizi del ‘900, morto in condizioni misteriose, un uomo che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’umanità, ma… questa è un’altra storia. La band USA ha sempre fatto delle scelte coraggiose, che hanno pagato in termini di critica e di pubblico. Oggi la band è ancora all’attivo (si era sciolta tra il ’94 e il 2000) e per quattro quinti è rimasta invariata. Alla voce c’è sempre l’ugola al vetriolo di Jeff Keith, alle chitarre troviamo Frank Hannon e Dave Rude, che è l’unico non originale, al basso Brian Wheat e alla batteria Troy Luccketta. Alla produzione invece è stato chiamato il veterano Terry Thomas.

Il nuovo album è dominato da una copertina molto inquietante e gotica, con due scheletri che sembrano abbracciarsi in un atteggiamento molto affettuoso, ma che non rispecchia il contenuto di questo Forever More a livello di sound, che è tutt’altro che tenebroso. Come sempre la band propone un hard rock USA tagliente e contagioso, che non punta sulle facili melodie, ma che cerca sempre di graffiare e di lasciare il segno e come è accaduto anche in passato il segno lo lascia e profondo anche. Dei dodici brani in scaletta non c’e n’è uno brutto, uno che non meriterebbe menzione, perché i Tesla hanno profuso un grande sforzo per rendere questo Forever More un gran disco e ci sono riusciti. L’apertura è affidata alla title track che ci cala subito in atmosfere molto energiche, Jeff canta con rabbia trasmette molta grinta, ma ancora più nella successiva “I Wanna Live”, che propone un riffing stoppato di grande presa, per non parlare del refrain molto catchy. Ma ogni brano è diverso e tutti hanno una spiccata personalità, si va da pezzi molto classici ad altri ai limiti del post grunge.

Forever More è un gran disco, anche se forse i Tesla non hanno più il pubblico degli esordi, e sarebbe un peccato, perché sono ancora in grado di regalare grandi emozioni con la loro musica. GB

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