Rock Impressions

Tiles TILES
Tiles / Presents of Mind
Inside Out

Anche i Tiles, formazione proveniente da Detroit, si sono accasati alla sempre più prolifica Inside Out e per l'occasione hanno ristampato i tre album prodotti fra il '94 e il '99, da tanto infatti mancavano dal mercato discografico.

Il gruppo in passato ha ricevuto i complimenti entusiastici di Ian Anderson (Jethro Tull), che li ha definiti come "..una delle promesse più brillanti del prossimo millenio musicale!", anche se, francamente, mi sembra un po' esagerato, mentre il momento più alto della loro carriera è stato l'aver supportato i Dream Theater nel tour europeo del '99.

Presents of Mind è stato prodotto da Terry Brown, che molti ricorderanno per il lungo lavoro svolto coi Rush e i Fates Warning e che sarà presente anche per il nuovo album. Delle ottime credenziali ed in effetti il sound di questi ragazzi ha qualcosa di contagioso.

La formazione a quattro attualmente inizialmente era composta dai fondatori Chris Herin alla chitarra e tastiere e Mark Evans alla batteria a cui si sono aggiunti Paul Rarick alla voce e dal funambolico Kevin Chown al basso. Il primo album omonimo è un po' ingenuo, le canzoni sono piuttosto semplici, ma hanno una carica ottimista e dei riffs che ti entrano subito in testa. Il gruppo in questo lavoro unisce l'attitudine progressive metal all'hard rock fatto di riffs diretti e di facile presa tipici del rock canadese, ci sono dei brani migliori di altri, ma il disco è da ascoltare nel suo complesso. Piacerà moltissimo agli appassionati del canadian sound.

Sarà stato il contributo di Brown, sarà che il gruppo è cresciuto, sta di fatto che il terzo album in studio è un deciso balzo avanti, un ottimo esempio di prog metal sulla scia di Fates Warning e Rush (ma guarda un po'?). Il sound tipico della band viene rispettato, ma la musica è più complessa, più intricata. Mentre il primo album ti entra subito, Presents Of Mind, invece, è un disco che richiede ripetuti ascolti, è come una scatola cinese che riserva sorprese ad ogni nuovo ascolto.

Entrambe i dischi contengono tre bonus tracks, in Tiles risalgono ai primi demo, in POM la terza traccia è interattiva e contiene vari filmati per oltre dodici minuti con spezzoni tratti dal tour del '99.

I Tiles non sono un gruppo fondamentale, ma hanno scritto pagine di grande musica e almeno un ascolto se lo meritano, inoltre il terzo disco è veramente bello di quelli che possono anche stregare. GB

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