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            Inside Out ci ha abituato ad aspettarci dal suo catalogo lavori all'insegna 
            del prog, eppure ogni tanto le piace anche proporre cose "diverse", 
            è stato il caso degli Urbane, dei King's X e solisti, di Ray 
            Wilson e oggi ecco questi indecifrabili Throne Of Chaos, che sono 
            giunti al terzo album.
 Il gruppo è partito dal death metal e perseguendo la ricerca 
            di un'evoluzione radicale è arrivata a proporre un mix piuttosto 
            personale di metal progressivo con varie influenze death e gothic 
            che emergono a più riprese.
 
 I TOC non hanno delle composizioni estremamente tecniche, anche se 
            certi passaggi sono complessi, infatti mantengono quasi sempre un 
            approccio piuttosto diretto. "The Window", il brano che 
            apre, potrebbe tranquillamente essere uscito dal songwriting degli 
            HIM con il suo giro ritmico martellante. Le atmosfere più rilassate 
            di "Mary Lou is Dead" sono ancora molto gothic, mentre "Acid 
            Highway" è puro heavy metal veloce e rabbioso con cantato 
            che alterna il melodico al growl. "Gothamburg" è 
            la prima traccia che, per complessità delle ritmiche, si avvicina 
            al prog metal, anche se non mancano i riferimenti già indicati. 
            "Blue Lady" e "Wait" sono ancora classici goth 
            metal cadenzati. "Break-a-Neck" è un ritorno al death 
            delle origini, un pezzo veloce e rabbioso con un cantato gutturale 
            che ha fatto il suo tempo. "Bite the Bullet" sembra quasi 
            jazzata per l'uso delle spazzole sulla batteria, ma è solo 
            un'illusione, in realtà si tratta di un lento atmosferico che 
            nella seconda parte assume una carica maligna degna del goth più 
            perverso. A sorpresa arriva un'irriverente cover di "Smoke on 
            the Water", il classico viene accelerato con tanto di inserti 
            growl, io ho sempre apprezzato le cover personalizzate, ma questa 
            va bene solo se serve per divertirsi. Chiude la bonus track "Night 
            Crawler", un song divertente molto heavy che sembra uscita dritta 
            dritta dai primi anni '80.
 
 I TOC ci sanno fare, ma questo album mi sembra troppo disomogeneo 
            per meritare un punteggio più alto. GB
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