Rock Impressions

Tomorrow's Eve - Tales From Serpentia TOMORROW'S EVE - Tales From Serpentia
Lion Music
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2008

La Lion Music è divenuta una radicata e qualificata scuderia di band Metal Prog e aggiungo io, mediamente di elevato spessore artistico. I tedeschi Tomorrow’s Eve sembrano aver trovato uno spedito ruolino di marcia, dopo “Mirror Of Creation II” del 2006, “The Tower” (EP) del 2007, è la volta di “Tales From Serpentia”. In realtà questa è la loro quarta fatica, dopo l’esordio dal titolo “The Unexpected World” del 1999.

Sopra riffs pesanti, la voce melodiosa di Martin Le Mar ci introduce nel mondo dei sogni. Ci racconta di storie nascoste nei meandri della mente, un viaggio introspettivo che si divincola dentro le nostre sensazioni. Sogni dunque, non solo incubi, ma questa parola “Sogni” nel Metal Prog la ritroviamo troppo spesso. Il “Teatro Dei Sogni” per eccellenza è il punto di riferimento per il buon 80% delle band del genere. Neppure i nostri tedeschi esulano da quel trito riferimento, forse anche troppe le analogie con la band di La Brie.

Ora non ci resta che capire cosa si vuole ascoltare dal Metal Prog, se le classiche scale tecniche con tanto di voce melodiosa al di sopra, o se invece si è alla ricerca di nuove sonorità o quantomeno di contaminazioni di stile. Non sta comunque a me deciderlo. In “Tales From Serpentia” non ci sono novità, tutto è nello stile canonico del genere, ma è davvero fatto bene! L’esperienza annosa della band fuoriesce allo scoperto ad ogni brano, con gusto ed eleganza. “Nightfall” sembra un brano tratto da “Images And Words”, soprattutto nell’arrangiamento delle tastiere. Questo è il life motiv di tutto il disco.
L’ottima produzione esalta i suoni, ben calibrati anche gli strumenti, per un insieme d’impatto. Un ottimo mix fra potenza e melodia, come in “The Years Ahead”.
Molto bella “No Harm”, un richiamo questa volta agli Arena di Mick Pointer, anche se nella realtà questo è uno dei momenti più caratteriali dell’intero disco. Sogno - realtà, l’eterno alternarsi della vita, quando le sensazioni oniriche si mescolano con i fatti. I Tomorrow’s Eve colgono questo sunto e lo trascrivono in musica, altro esempio del concetto è “Remember”.
Ritroviamo “The Tower”, brano dell’EP del 2007 e a concludere la suite di venti minuti che non poteva mancare, come in tutti i lavori Prog che si rispettino, che qui porta il titolo di “Muse”.

Questo è il sunto di “Tales From Serpentia”. Chi ama il canonico Metal Prog troverà questo disco semplicemente splendido, un lavoro che ovviamente consiglio anche io a tutti, personalmente però comincio a stancarmi di questo stagnamento compositivo, che sia nato ufficialmente il Metal NoProg? Ma in fin dei conti basta che sappia emozionare, perché la musica è emozione… ma si, va bene così! MS


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