Gli inglesi The Treatment provengono da Cambridge dove si formarono
nel 2008 e da cui iniziarono un duro lavoro in studio e sui palcoscenici
per costruirsi un seguito costellato dal primo album "This Might
Hurt", registrato negli studi di Steve Harris degli Iron Maiden,
e da vari tours con Alice Cooper, Steel Panther e Motörhead,
culminati nell'ultimo biennio dall'apertura per i concerti americani
dell'accoppiata Kiss/Motley Crue, dal supporto agli Status Quo nel
loro reunion tour, dal recentissimo tour inglese degli Airbourne terminato
da pochi giorni, entrambi questi ultimi due eventi risultati completamente
sold-out.
Ora ci troviamo ad esaminare "RWTD", tredici esplosive tracce
di hard rock diretto, crudo e giovane, che qualcuno potrebbe liquidare
frettolosamente come un distillato dal songbook di Ac/Dc, Def Leppard,
Motley Crue, UFO, Thin Lizzy e Guns N Roses, mescolato ad un songwriting
scaltro, pieno di attitudine e ricopertinato con un tratto adatto
ai nostri giorni, e questo può essere affermato senza raccontare
alcuna bugia, ma proviamo a scavare più a fondo e troviamo
alcune belle sorprese.
L'opener "I Bleed Rock & Roll" è un classico
e veloce hard rocker semplice nella sua costruzione quanto efficace
grazie al buon drumming di Dhani Manswhorth che guida le urlanti chitarre
di Tagore Grey e Ben Brookland (quest'ultimo ha lasciato da poco la
band), mentre le ruvide urla di Matt Jones toccano le corde più
selvagge del nostro cuore. Insomma, un ottimo brano per aprire uno
show o caricarsi di energia positiva. "Drop Like A Stone"
possiede un alone più malvagio e pare nascere da un improbabile
collaborazione fra gli SKid Row ed Alice Cooper. Un ritmo anfetaminico
e un'atmosfera più cupa che mi hanno portato un pò di
agitazione addosso, sensazioni dissipate totalmente da "Get The
Party On", divertente brano che rievoca tanti temi cari agli
anni ottanta e probabile frutto di una propria elaborazione del suono
di Status Quo, Ac/Dc e Motley Crue. Portatevela appresso e suonatela
ad alto volume quando avete bisogno di morale alto, funzionerà
benissimo!
La titletrack mostra la maturazione della band, un buon rocker dai
toni più drammatici rispetto ai precedenti brani e una bella
sintesi fra Ac/Dc, Thin Lizzy e Guns N Roses. Una chitarra e un'armonica
da film western introduce "The Outlaw", e quando ci stiamo
abituando ad una ballad ecco irrompere un ritmo aggressivo e rude
debitore verso Guns N Roses e Skid Row con una formula abbondantemente
rodata avendola rappresentata varie volte dal vivo.
"Emergency" abbina una strofa secca in stile Ac/Dc (con
un tocco di Judas Priest) ad un refrain melodico in manifesta chiave
Def Leppard, mentre il combo australiano stradomina nel sostenuto
mid tempo "She's Too Much" e nelle più veloci "Don't
Look Down" e "World On Fire". "Cloud Around The
Sun" abbassa il climax e si rivela un piacevole ballad con armonie
vocali imparate da Lynyrd Skynyrd e The Sweet sottolineate da una
musica semi-acustica che profuma di Cinderella variamente intrecciati
agli UFO, mentre "What Is There To Say?" mi suona come un'attualizzazione
dell'insegnamento di bands come Status Quo e Slade, quindi semplici,
scorrevoli e accattivanti. "Unchain My World", dodicesima
canzone, è il primo vero lento del cd, un quadretto per sole
voci e chitarre acustiche, un rilassato quadretto prima dell'esplosivo
finale assegnato a "Don't Get Mad Get Evil", ennesima prova
di energia e sfrontatezza del quintetto.
Non male come seconda prova per una band giovane che deve, inevitabilmente,
confrontarsi coi mostri sacri del passato e con tanti fucili della
critica puntati addosso pronti a non perdonare alcunchè anche
se non hanno mai provato a comporre neppure mezza canzone per far
addormentare i propri figli.
Non posso spacciarvi di The Treatment per illuminati innovatori del
classico suono hard rock, ma posso parlarvi di un combo divertente,
trascinante e con la giusta attitudine cui bisogna dare il tempo necessario
per formare un proprio sound ed un proprio stile. Sappiate che esiste
anche una versione deluxe con un bonus cd contenente sette ulteriori
canzoni, comprese le versioni acustiche della titletrack e di "I
Bleed Rock & Roll". ABe
|