Rock Impressions

Trees - Walking Trees TREES - Walking Trees
Ark Records
Distribuzione italiana: Masterpiece
Genere: Gothic
Support: 3CD - 2007

Non finirò mai di sostenere che ci sono molti gruppi italiani veramente ottimi e ogni occasione che conferma questa mia convinzione è motivo di grande soddisfazione. Ovviamente avrete già capito che i Trees sono un gruppo italiano e che mi sono piaciuti davvero. Il gruppo ha mosso i primi passi nel ’93 e da allora ha tenuto molti concerti, con numerosi consensi di critica, del resto il loro sound raffinato e particolare colpisce fin dal primo ascolto. Si sente che il gruppo è cresciuto all’ombra dei gruppi della mitica 4AD e che ha fatto tesoro della lezione della Dark Wave più raffinata ed elegante.

Questo cofanetto celebra i dieci anni dall’uscita del primo cd e ripropone l’intera discografia del gruppo: i primi due album Trees ed Harmonizer pubblicati su Energeia rispettivamente nel ’97 e nel ’99, a questi viene aggiunto Ash, che era rimasto inedito per lungo tempo. Da lodare il lavoro attento della Ark Records, che cura ogni particolare di ogni uscita, e così anche questa ristampa in edizione limitata è una piccola gemma musicale, che ci permette di apprezzare l’operato di questo gruppo ricercato, anche il booklet è molto ricco e curato e offre la possibilità di approfondire ancora di più l'esperienza dell'ascolto.

La prima cosa che emerge piuttosto evidente è la progressione che il gruppo ha avuto nel tempo, una crescita artistica che trova nell’ultimo Ash il suo culmine, restituendoci un gruppo in forma spelndida. Il brano che mi ha colpito di più in questo album è l’avvolgente “December”, che sembra un mix di Dead Can Dance ed Echo And The Bunnymen, ma tutto il disco è ricco di momenti entusiasmanti, come la trascinante e vagamente psichedelica “Beauty” o la romantica “Treasure”. La delicatezza di certe note rarefatte assume la forza delle emozioni più intime, che sono capaci di travolgere più in profondità il nostro io. In fondo sembra proprio che i Trees abbiano attinto la loro forza dagli alberi, creature forti e fragili al tempo stesso.

Ho preferito soffermarmi più su Ash rispetto ai due lavori precedenti, non perché non siano belli, anzi, ma perché Ash è sicuramente il più bello dei tre, raccoglie ciò che di buono il gruppo ha costruito nel tempo e getta un fascio di luce sul futuro di questi artisti, che spero possa essere ricco come la loro grande musica. GB

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