I Tystnaden sono
sei ragazzi friulani (Udine) dediti ad un Gothic Metal molto variegato.
Si incontrano diverse influenze, nel corso dei loro racconti sonori,
dai Dark Tranquillity ai nostrani Lacuna Coil, ma attenzione, la personalità
da loro espressa li fa brillare di luce propria. Gia dal demo “Fragments”
si intuivano le potenzialità, oggi ben espresse in questo debut
album. La coppia vocale Laura De Luca e Lorenzo Frascaroli viaggiano
bene, si trovano senza difficoltà, intrecciando parti pulite
con il growling, senza mai appesantire l’ascolto.
La coppia di asce composta da Federico Grassi e Cesare Codispoti è
affiatata, così la sezione ritmica composta da Alberto Iezzi
alla batteria e da Marco Di Castri al basso.
Quello che funziona in questo disco è il songwriting, mai stantio,
intelligentemente variegato e fresco, il tanto che basta. I frangenti
tastieristici di Frascaroli donano al brano modernità ed io
godo all’ascolto di “Munchausen Sindrome”, dove
la voce di Laura raggiunge la massima interpretazione. “Tystnaden”
è una piccola gemma nera, soprattutto per merito del violino
e di un refrain da ascoltare ad occhi chiusi. Tutta la band dimostra
omogeneità e “Sham Of Perfection” scorre via bene,
salvo rilevare un lieve calo verso la parte finale.
Ci tengo a sottolineare che per l’ennesima volta, abbiamo a
che fare con una band italiana di altissimo livello, ed io non mi
stancherò mai di gridare al mondo di supportare i nostri talenti!
I Tystnaden sono autori di un debutto che straccia parecchi lavori
di band straniere blasonate, che vivono oramai solamente per la fama
radicata del proprio nome. Io in questo contesto non ci sto più,
viva i Tystnaden, viva la nostra arte, i nostri talenti ai quali voglio
dire che non saranno mai soli!
Questo mio non è ne uno sfogo, ne uno schieramento di comodo
(nessuno mi paga, tantomeno li conosco), è una semplice e spontanea
constatazione, fuoriuscita dopo migliaia e migliaia di ascolti di
ogni sorta. Vedete voi. MS
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