Sono
solito partire le compilazioni in due distinte categorie: quella delle
inutili e quella, al contrario, delle utili. Alla prima appartengono
le pubblicazioni assolutamente prive di qualsisia interesse, magari
zeppe di brani stra-editi e pertanto stantii, ed adatte al più
per far da sottofondo ad una serata di baldoria tra sodali. Alla seconda
ascrivo rigorosamente quelle che effettivamente possono arricchire
la mia conoscenza, sempre affamata di novità, e pertanto stimolare
la parimenti onnivora curiosità che nutro nei confronti di
nomi nuovi od ignoti.
Ovviamente, "A compilation 2" va di diritto classificata
fra le utili, anzi, utilissime. Molti i suoi punti di forza: il numero
dei brani e gruppi presenti (ventiotto), la loro elevata qualità
media, la presenza di inediti, almeno al momento della sua uscita
(solo quattro, ma uno rappresenta la gustosissima re-release del bellissimo
"The hope seller" di Rise and fall of a decade"!),
ed infine (last but not least!), la particolarità che contraddistingue
questa pubblicazione, essendo il risultato dell'impegno congiunto
di quattro label fondamentali per quanto riguarda il composito panorama
underground gothic/dark/elettro/EBM... Ovvero, Black Rain Records
(nel roster e quivi rappresentati: IWR, Tyske Ludder, i magnifici
Reliquary, Lamia), NoiTekk (Die Sektor, Psyclon Nine, Dawn of ashes),
Funkwelten (due soli pezzi, ma con gli immensi Flint Glass e gli Oil
10!) e la intellignetissima Ars Musica Diffundère (Novalis
Deux, i citati Rise AFOAD, Dandelion wine, Kutna Hora).
C'è ne è a sufficienza per pascere anche gli appetiti
più famelici! Riduttivo far cenno a brani meglio riusciti od
ad episodi preferiti: data la corposità dell'opera ed alla
sua eccellenza, si trasformerebbe in un esercizio inutile e dannoso
(per la riputazione di chi si firma). AM
Altre recensioni: A Compilation 3
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