La
Rivel Records è l’etichetta fondata dal talentuoso cantante
dei Narnia e dei Wisdom Call (qui rappresentati da due estratti dall’unico
album uscito con le song ‘Power From the Sky’, che fornisce
il titolo alla compilation e ‘Never Satisfied’), ossia
Christian Liljegren.
L’iniziatia di Christian è eccelsa e va supportata in
tutti i modi, anche perché la qualità oggettiva dei
gruppi che vengono proposti dalla Rivel Records è grandiosa.
Ho già citato i Wisdom Call del leader della label, che ci
investono con il loro metal classico debitore di quanto creato dal
maestro della sei corde Malmsteen, ma passiamo subito a tessere le
lodi dei Crimson Moonlight. Questo favoloso gruppo (in cui milita
il fratello di Christian) propone un favoloso black metal sinfonico
e progressivo, che sa fondere a meraviglia melodia, tecnica e spunti
folk, nella bellissima song inedita intitolata ‘Touch Of Emptiness’.
Altro gruppo estremamente interessante da seguire senza indugi è
quello degli Ayenna, che presentano due brani inediti, ‘Liar’
e ‘Spiritual Home’. Il sound dei nostri è un ottimo
metal classico molto melodico, il primo brano indicato è il
migliore e ci colpisce per le ariose melodie e la fantasia espressa
(veramente ben riuscita la piccola parte solista del basso di Joakim
Gustafsson, semplice ma indicativa delle potenzialità di uno
srumento spesso ingiustamente maltrattato).
Proseguiamo citando i Sons Of Thunder e il pezzo intitolato ‘Jesus
Viking’, che sembra una versione demenziale di ‘I’m
A Viking’ di Malmsteen (da sentire in tal senso i “finti”
assoli a metà brano); il gruppo è grezzo ma sincero
e divertente. Altra band interessante è quella degli Heaven,
anch’essi alle prese con un buon metal melodico mixato con hard
rock d’annata! I due brani presentati (entrambi inediti), ossia
‘Know It’s True’ e ‘Call My Name’, sono
due assaggi di divertente metal cachy in cui le backing vocals sono
al femminile. Ultimo gruppo di caratura superiore presente nella compilation
è quello dei Laudamus, che con la edita ‘Unlimited Love’
danno sfogo ad un energico hard rock in cui il basso risulta protagonista.
Il resto dell CD ci presenta la buona band di black-death metal dei
Sanctifica, i discreti doom-deathster Pantokrator (i cui brani hanno
l’unico difetto di risultare un po’ ripetitivi) ed i fiacchi
Oblivion, che suonano un brutto esempio di crossover/modern-metal.
LC
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