I Vicolo Margana col loro secondo disco hanno dato una svolta alla
loro storia, sul lavoro precedente Francesco Antonelli e Fabio Bizzarri
si erano occupati quasi di tutto, oggi invece sono diventati una vera
band e la direzione stilistica si è spostata passando dall’elettronica
a tinte prog ad un prog molto atmosferico.
L’inizio del cd è molto morbido, suoni notturni, vellutati,
il sax ci cala in atmosfere meditative ricche di gusto, poi entra
la sezione ritmica e vengono subito alla mente i Pink Floyd, come
fonte di ispirazione. Non male anche la progressiva “Samadi
Lullaby”, sostenuta da un buon ritmo e da una teatralità
convincente. Particolarmente romantica e sognante è “Floating
Candels” molto brava la singer Silvia Serrotti ad interpretare
questa piece onirica e sensuale, ottimo il tappeto sonoro costruito
dalla band. Rimane nella band il gusto per la ricerca di atmosfere
minimali ai limiti dell’ambient, ma siamo sempre in chiave prog,
spesso con momenti jazzati, ma anche altri più propriamente
rock. Ecco infatti comparire i suoni taglienti di “Magical”.
I brani si susseguono senza soluzione di continuità e il disco
sembra orchestrato un po’ come una grande suite, anche perché
le atmosfere sono molto simili tra loro. Verso il sesto brano “Blue”
il disco incomincia ad apparire un po’ troppo uguale, una sensazione
che ci accompagnerà fino alla fine del cd.
I Vicolo Margana col loro secondo lavoro hanno dato prova di grande
eleganza e di stile, però il loro songwriting è un po’
troppo omogeneo, ho la sensazione che potrebbero fare molto di più
se osassero. Il disco è bello, alcuni momenti sono davvero
emozionanti, ma a volte non basta. GB
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