Quando ho messo nel mio stereo “Artwork” dei Work Of Art,
sono rimasto più che allibito. Vuoi vedere che c’è
stato un errore ed il cd in questione è invece l’ultimo
dei Toto? Tutto in regola, i Work Of Art sono proprio una band di
classe e dedita al 100% all’A.O.R. di Steve Lukather e soci.
In realtà aleggia in tutto il lavoro quel profumo di anni ’80,
quando le band come Survivor, Journey e tante altre sbancavano i botteghini.
Le origini dei Work Of Art, risalgono al 1992, ma annotiamo solo un
demo di tre tracce, una sosta ed il ricongiungimento nel 2002. Malgrado
ciò i scandinavi hanno dimostrato talento da vendere. Ecco
dunque spiegato un esordio così altisonante, diciamo che il
trio è da parecchio tempo che si dedica al genere proposto.
Dodici brani senza pause, un inanellarsi di piccole hit e quasi viene
spontaneo chiedersi se la Frontiers non abbia fatto Bingo! Francamente
credo che questo disco abbia tutte le carte in regola, dalle melodie,
alla produzione, per vendere alla grande. E se poi questo non dovesse
avvenire, allora c’è davvero di che preoccuparsi, cosa
deve comporre una band di A.O.R. per uscire dalla mischia? “Why
Do I” è a dir poco eccellente, poi non possono mancare
i nomi di donna come da copione Toto, ecco dunque “Maria”
e “Camelia”. Ci sono frangenti vicini al plagio, ma sempre
con freschezza e rispetto, come “Whenever U Sleep”, che
molto ha del sacco di “Can’t Stop Loving You”. Non
solo Toto, ci sono anche riferimenti ad altre band importanti, come
Urban Tale, Drive She Said, Unruly Child e Signal.
In definitiva, il genere A.O.R. è questo, quando si esprime
al massimo dei suoi livelli è un piacere da ascoltare. Ti rapisce
e ti porta alla spensieratezza, senza esagerare. Chi in futuro vorrà
spostare le coordinate del genere sarà più che benvenuto,
per ora, anche se troppo stereotipati, ci accontentiamo alla grande
dei Work Of Art. MS |