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            La casa editrice Akarma è una manna caduta dal cielo. Quanti 
            dischi e quante band sarebbero restate nell’oblio senza l’interessamento 
            di questa scuderia. Fra le tantissime ristampe, ho la fortuna di trovare 
            nel negozio dei dischi, questo dei Writing On The Wall, formazione 
            a sei proveniente dall’underground scozzese.
 “The Power Of The Picts” è del 1969 ed è 
            secondo il mio parere, uno dei più bei LP di quell’anno, 
            ovviamente dopo “In The Court Of The Crimson King” dei 
            maestri King Crimson. Quindi avrete capito che sto parlando di Progressive 
            Rock, ma che in quegli anni non aveva ancora questa denominazione, 
            tanto meno uno stile ben preciso. Infatti la musica esibita, propende 
            verso la Psichedelìa tanto di moda in quel periodo, grazie 
            ad artisti come Beatles e Pink Floyd su tutti.
 
 Si formano ad Edimburgo nel 1966 con il nome Yury, che cambia con 
            quello definitivo solo nel 1968. Sono famosissimi a Londra e molti 
            ricordano che addirittura hanno vissuto per un periodo dentro il Club 
            Middle Earth. Hanno una marcata personalità, uno stile ben 
            definito, che confina con il Dark, tantopiù la copertina conferma 
            le atmosfere contenute nel disco. Non mancano comunque motivi divertenti, 
            come ad esempio “Mrs Coopers Pie”. Linnie Patterson ha 
            una bella voce, che ben si integra con l’Hard Prog psichedelico 
            dei brani. Purtroppo morirà nel 1990.
 
 Di fondamentale importanza l’apporto dell’organo Hammond 
            di Bill Scott, specie nei dialoghi con la chitarra di Willy Finlayson. 
            I Writing On The Wall sono una macchina pulsante che si muove all’unisono, 
            una intesa perfetta che trasmette adrenalina a profusione e vi ritroverete 
            a muovere inconsciamente il piede. Nella ristampa Akarma ci sono due 
            bonus tracks, praticamente sono due brani usciti come 45 giri.
 
 Purtroppo la qualità sonora del disco non è proprio 
            il massimo, comunque sufficientemente accettabile. Questa è 
            una occasione da non perdere, riassaporare le vibrazioni degli albori 
            del Rock non è da tutti i giorni. Ascoltatelo e capirete una 
            volta per tutte perché si osannavano questi benedetti anni 
            ‘60/'70. MS
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