Rock Impressions

Yagull - Kai YAGULL - Kai
Zoze Music / Moonjune
Distribuzione italiana: IRD
Genere: Acoustic
Support: CD - 2015


A due anni di distanza dall’ottimo “Films”, titolo del precedente album, torna il progetto del chitarrista Sasha Markovic con una formazione di ospiti decisamente rinnovata. La flautista Lori Reddy è presente solo in due tracce alla fine del disco, mentre in tutti i brani troviamo la pianista Kana Kamitsubo. Altri ospiti di rilievo sono il chitarrista Dewa Budjana, la violinista Wen Chang, il batterista Marko Djordjevic e molti altri, per un sound corposo anche se acustico.

Il primo brano proposto è la malinconica “North”, una musica che dei paesaggi nordici ha il senso di infinito, di una bellezza talvolta un po’ fredda, ma anche sconfinata. “Dark” era già presente sul disco precedente, il riarrangiamento con piano non toglie nulla alla forza evocativa del pezzo, che mi colpisce oggi come ieri, con forza e passione, ottimo il crescendo finale. Molto intensa anche “Heiwa”, pregna di una malinconia penetrante, la chitarra di Sasha e il pianoforte di Kana fanno venire la pelle d’oca. “Blossom” rispetto ai brani precedenti è più jazzata e meno rock, non a caso è qui che troviamo Budjana. “Mio” invece nella prima parte chitarristica si rifà a sonorità vicine al flamenco, mentre nella seconda col pianoforte sembra quasi una ballata neoclassica. Anche in questo disco troviamo due cover, ovviamente non c’è più la sorpresa per la scelta, ma si tratta sempre di qualcosa di abbastanza inatteso: “Wishing Well” dei Free, il brano di apertura di quel capolavoro di Heartbreaker, certo fa un certo effetto questa versione acustica con chitarra, pianoforte e violino, ma che bella. La seconda è nientemeno che “Burn”, il classico dei Deep Purple, certo anche in questo caso si resta di stucco, che ritmo poi, è proprio vero che quando un pezzo funziona bene in acustico è proprio un gran pezzo, non che ci servisse la conferma, però è bello lo stesso dirselo. Con “Sound of M” si torna al repertorio proprio di Markovic, musica emozionale, che in questo caso viene scaldata dall’armonica del grande Jackson Kincheloe, purtroppo la sua band, i Sister Sparrow & the Dirty Birds, è ancora poco conosciuta nel nostro paese. Molto folk la breve “Z-Parrow”, seguita dalla title track, una piece dalla bellezza commovente, certo bisogna permettere alle note di fare spazio nella nostra anima, e se non siete dei sassi… Ma ecco che uno dei momenti che mi piacciono di più arriva quasi in chiusura, “Omniprism” è splendida, con degli intrecci fra chitarra e piano da levare la carne dall’osso. Buono anche il finale con la strana “Ovasumi”.

Tanto mi era piaciuto il disco precedente, tanto mi è piaciuto il nuovo, Sasha Markovic è un musicista eccezionale e ce lo sta confermando. GB

Altre recensioni: Films

Artisti correlati: The Sours

Sito Web




Flash Forward Magazine

Indietro a Ultime Recensioni


Indietro alla sezione Y



Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Art | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | Facebook | MySpace | Born Again |