Album
dopo album gli After Forever hanno definito il proprio sound diventando
uno dei gruppi più importanti di gothic metal con front singer
in gonnella, la brava Floor Jansen capace di passare con grande naturalezza
dal cantato soprano al rock più sanguigno e diretto, il tutto
senza perdere un grammo del suo innegabile carisma.
Questo quarto album del gruppo olandese è abbastanza diverso
dai precedenti, perde qualcosa in oscurità e qualcosa del carattere
sinfonico e guadagna in metallo e melodie dirette e più fruibili,
in altre parole è più facile dei predecessori, ma con
questo non voglio dire che sia un passo indietro, anzi mi è
sembrato più maturo e deciso, il gruppo sembra aver finalmente
trovato una sua dimensione e si diverte a giocarci dentro.
Dopo un intro, le intenzioni appaiono chiare fin dalla prima track
“Come”, un invito perentorio a lasciarsi trasportare nella
nuova dimensione degli After Forever, un metal pompante e originale
e molto ben eseguito. L’incedere è irresistibile, fra
partiture epiche e aperture sinfoniche con la voce incredibilmente
azzeccata della Jansen. Un po’ più complessa, ma ugualmente
efficace risulta “Boundaries Are Open”. Discorso diverso,
invece, per l’attacco frontale di “Living Shields”,
un mid tempo granitico dove fa la prima comparsa il cantato maschile
gutturale che si alterna a quello operistico di Floor, orrore e incanto
si alternano con grande efficacia. Quasi ruffiana è la potenziale
hit “Being Everyone”, magari fosse tutta così la
musica che passa per la maggiore nei network, una prova molto riuscita.
Ma la breve “Attendance” è uno dei brani che mi
hanno maggiormente acchiappato, dove cantato maschile e femminile
si integrano in un tessuto molto espressivo e drammatico. Nell’album
si susseguono altri ottimi episodi, ma le coordinate sono quelle tracciate.
Teatralità e forza metal si sono uniti per un risultato dal
grande impatto emotivo.
Sempre più bravi questi ragazzi e adesso stiamo a vedere cosa
sapranno fare i cugini Epica per rispondere ad un album così
potente come è questo Remagine. GB
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