Rock Impressions

Amarok

AMAROK - Quentadharken
Musea

Eccoci al sesto appuntamento discografico con questa formazione spagnola che nella sua evoluzione musicale ha percorso strade molto diverse, dall'elettronica al rock progressivo inteso nella sua tradizione classica (Genesis), passando per la musica folk celtica e mediterranea con risultati a volte soprendenti ed entusiasmanti e altre volte stucchevoli e disarmanti, comunque sempre interessanti.

Anche questa nuova "opera" non sfugge alla consuetudine del gruppo di mischiare diverse influenze ed ecco che i sapori del Mare Nostrum si alternano e si intersecano con il rock progressivo e con una ricerca melodica di grande fascino. Da notare che la formazione a sette si arricchisce di altri cinque elementi con una gamma di strumenti molto variopinta e tutta da gustare.

Assolutamente incantevoli i sette minuti e mezzo dell'iniziale "Hsieh", una mini suite dove si può ascoltare tutto il magico sound del gruppo. Molto classico l'inizio di "La Ùltima Expedición", poi delle tablas rimescolano le carte per un'esperienza unica, che mescola sapori speziati alla tradizione progressiva nord europea, due culture in apparenza lontane che qui si fondono mirabilmente. Molto piacevole la breve e rilassante "Encantamiento", che prelude alle divagazioni in Magma style della suite "Tierra Boreal", dove sax, flauto e altro ancora improvvisano in grande libertà, con notevole assolo di tastiere (solo per fare un sunto veloce). Altrettanto bella è "La Espiral" che propone anche delle melodie dal sapore medioevale. Il brano che da il titolo all'album è una mega suite divisa in cinque parti, punto massimo di espressione dell'album, assolutamente imperdibile. Quattro bonus tracks completano la scaletta e mostrano altre facce espressive del gruppo, che si dimostra in possesso di una grande fantasia creativa.

Il precedente episodio aveva lasciato in me molti dubbi, ma riconosco a questo gruppo la capacità di aver dissipato tutte le ombre. Quentadharkën è un album notevole, classico e poetico, ma anche molto originale e godibile, davvero un bel disco. GB

Altre recensioni: Mujer Luna;
Sol De Medianoche


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