Siamo
giunti alla terza tappa del viaggio musical spirituale di questa particolare
formazione dedita alla musica etnica. Siamo partiti dall’India
col primo album, siamo giunti a ritroso sul Monte Athos con il secondo
e ora esploriamo il Mediterraneo, mantenendo in ogni tappa qualcosa
di quella precedente e inserendo sempre nuove suggestioni e nuovi
sapori.
Un viaggio fra le spezie e i profumi di terre lontane e di paradisi
spirituali, dove è più vicino il senso del sacro e del
mistero divino. Musica rituale e meditativa che è difficile
sia da descrivere che da ascoltare, non si tratta però di una
difficoltà dovuta a sperimentazioni ostiche, piuttosto è
l’ascoltatore che deve accettare di spogliarsi del suo io per
fare posto a questa musica trascendente.
Ritmi etnici, cori cantilenanti, strumenti acustici dai nomi improponibili,
una lentezza che si fa preghiera e un fascino nascosto al nostro mondo
che corre sempre così veloce.
Questo disco è da ascoltare in solitudine, magari accendendo
un buon incenso o diffondendo degli olii essenziali nella stanza,
magari ad occhi chiusi e con la mente libera. Musica serena che vuole
ascoltatori attenti e disponibili, solo allora rivelerà i suoi
tesori. GB
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