Gli
Ange sono una delle band Progressive francesi più famose al
mondo, con alle spalle una lunghissima e dignitosa carriera, partita
sin dagli anni ’70. “Culinaire Lingus” è
un disco registrato nel 2001 ed il cantante e leader Christian Decamps
compone uno dei più moderni dischi della formazione, arricchendolo
con influenze ambient, Metal ed elettroniche.
L’argomento principalmente affrontato nelle liriche è
il sesso e conoscendo lo spirito di Decamps ci si poteva attendere
anche di peggio. Invece il poeta si ferma ad una mezza misura, elegante
ed inaspettatamente leggera con un gioco di equivoci fra l'amore per
il cibo e quello per il sesso. Ci sono comunque esplicite allusioni
(“On Sexe”), mentre l’innata ironia che lo contraddistingue
fuoriesce di tanto in tanto. In due tracce troviamo la lunga mano
dell’onnipresente Steven Wilson (Porcupine Tree, Blackfield,
No Man), in “Jusqu’ Où Iront-ils” e “Cadavres
Exquis”.
Davvero numerosissime le special guest, cito uno per tutti, il bravo
chitarrista Jean-Pascal Boffo. Apre il disco proprio “Jusqu’
Ou Iront-ils” ed il Prog degli Ange si dimostra immediatamente
opprimente ma allo stesso tempo coinvolgente. Buono il lavoro del
basso di Thierry Sidhoum oltremodo adeguati gli interventi campionati.
La sensazione di ansia si protrae nell’ascolto, ma “Cueillir
Les Fruits Du Sèrail” riesce temporaneamente a spezzarla.
Il suono si propaga quasi disarmonicamente, sostenuto dalla voce recitata
di Decamps.
Gli Ange proseguuono il proprio cammino come un caterpillar, facendo
sfoggio con orgoglio della loro robustissima personalità. Si
resta estasiati quando la chitarra di Hassan Hajidi parte nei suoi
assolo trascinati ed in crescendo, c’è solo da alzare
il volume. Più Folk “Adrènaline”, finalmente
un ritornello semplice ed un refrain gustosissimo, un momento di relax
dopo un inizio davvero forte. Giocoso ed ironico “Farces Et
Attrapes” nei suoi striminziti due minuti e mezzo, così
brevi quanto ricolmi di idee e soluzioni, anche bizzarre. “Culinarie
Lingus” ha fra le sue note fughe tastieristiche alla Genesis
fine anni ’70 ed interventi Hard Rock. La voce di Caroline Crozat
è sempre bella e sensuale, pennellata rosa sopra una tela ricolma
di colori molto prossimi allo scuro. Ma il meglio arriva alla fine,
nei ventidue minuti di “Cadavres Exquis”, un mare di Prog
con la P maiuscola, suonato da un gruppo che mai ci stancheremo di
ascoltare e sostenere.
Spazio all’arte, gli Ange parlano una lingua propria che non
deve rendere niente a nessuno ed io sfido oggi a trovare un gruppo
analogo. Mitici. MS
Altre recensioni: Tome 87; Reves
Parties
|