Torna il Punk ficcante dei Black Mirrors alla seconda uscita ufficiale
dopo l’ottimo “La Vita Sul Serio” (2013). Il quartetto
composto da Andrea Morbi alla batteria, Francois Belocq al basso,
Gabriele “Cats” Gatti alla chitarra e cori, e Giorgio
“Camel” Tinelli alla voce, procede il cammino roccioso
ed impegnato nei testi, sempre attenti al sociale ed alla storia che
abbiamo vissuto. Questa volta nella realizzazione si avvalgono di
numerosi amici e special guest “d’eccezione”, il
sempre fido Fabio “Dandy Bestia” Testoni (Skiantos) alla
chitarra, Mario e Sandro Severini (Gang) alle voci, Gianluca Schiavon
(Skiantos) alla batteria, Emilio “Cats99”Gatti (Screaming
Hall) al violoncello, Eugenio “Cats96” Gatti (Punk Lobotomy)
al sax, così ai fiati Marco Agostinelli, Fabio Bianchi e Paolo
Del Papa. L’album è ottimamente supportato da un libretto
ricco di spiegazioni del caso, testi e foto, il tutto con la doppia
pagina centrale dedicata ai Black Mirrors fotografati in strada con
in sovrimpressione uno stralcio di una poesia di Alessandro Cartoni.
L’immagine della copertina invece è tratta da un murale
eseguito da Blu nel 2013 in una superficie 8x8 nel centro sociale
XM24 a Bologna.
Le tracce che compongono il disco sono undici più tre bonus
track, due brani dei Clash “Death Is A Star (live)”, tributo
a Joe Strummer dei Clash purtroppo deceduto il 22 dicembre 2002 a
Broomfield (UK) e “Ghetto Defendant (live)”. Il terzo
brano è “Stato D’Eccezione”, ma Remix.
Apre proprio la title track ponendo il problema dei tagli ai bilanci
pubblici per salvare le banche. “Camel” è in grande
spolvero, la grinta, la sua voce graffiante è perfetto viatico
del concetto espresso, così come il Punk proposto, semplice,
diretto, di facile memorizzazione, come il genere notoriamente richiede.
Questo avvalora la cultura dei Black Mirrors che dimostrano di aver
vissuto ed assimilato sulla propria pelle non solo il genere che suonano,
ma il messaggio sociale che lo ha sempre contraddistinto. Sale il
ritmo in “Monika”, storia di una ragazza nata da una famiglia
di nazisti ma che sceglie il “sentiero guevarista”. La
chitarra di “Cats” sciolina riff melodici, semplici ed
efficaci, così la ritmica è precisa, senza virgole o
fronzoli. Simpatica “Punk Is Dad”, che gioca sul pensiero
sostenuto da alcuni che il Punk è morto (dead), ma che in realtà
invece è padre, così come lo è “Camel”
con la nuova arrivata Anita, sua la voce finale nel brano, una vera
e propria staffetta generazionale. Segue uno dei brani più
divertenti dell’album, “W La FCA”, dedicata a Marchionne,
con un ritornello da cantare a squarciagola in sede live.
Black Mirrors con i fiati di Agostinelli, Bianchi e Del Papa si addentrano
in un brano fuori dal Punk, con richiami al grande James Brown dal
titolo “Il Lavoro Non Esiste (Jobs Act)”. Amara considerazione,
ma veritiera. Si ritorna al Punk con “Mentecattautore”
ed “Omissis”, politica e stragi, Piazza della Loggia,
Piazza Fontana e strategia della tensione. Bugie e rimozioni. “Memoria
Con Divisa” è un Punk/Ska scritto assieme a Pietro Guiducci,
l’Italia che si nasconde dietro l’appellativo di “brava
gente”, e ritornano i fiati.
C’è anche l’omaggio al mitico Roberto “Freak”
Antoni dei Skiantos, “Gli Italiani Son Felici” con la
chitarra e la voce aggiunta di “Dandy Bestia”. Il brano
è stato scritto dagli Skiantos dopo il referendum abrogativo
sulla scala mobile del 1985. Il quartetto da anche voce a chi non
l’ha più, al ricordo di personaggi che hanno fatto storia
a modo loro, come “Corbari”, partigiano nel 1943 fra Ravenna
e Forlì. Irriverente e ironico con gli avversari, Corbari anarchico
ribelle ed eretico, rivive grazie anche ai Black Mirrors. Prima delle
tre bonus track il disco è concluso da “Scrivere Vivere”,
brano malinconico dedicato alla memoria di Riccardo Bonavita, intellettuale
amico fraterno dei BM.
“Stato D’Eccezione” è un disco “coraggioso”
che fuoriesce dalla banalità musicale odierna, dove la parola
è importante quanto la musica, concetto oggi appena sfiorato
soltanto da alcuni artisti, vuoi per pigrizia, vuoi per non essere
contro tendenza, i Black Mirrors invece sono loro stessi, prendere
o lasciare. All’ascolto chitarre ruvide, grida e Punk si equivalgono
alle parole, stesso peso sulla bilancia, punto di forza e caratteristica
di questa band.
Una finestra nel sociale, una “resistenza” concettuale
dedicata a coloro che vogliono vedere, sapere e pensare, non solo
ascoltare. Stato D’Eccezione! MS
Contatti: blackmirrors79@gmail.com
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