Quanti anni sono passati dalla scomparsa di Tommy? Troppi, ma per fortuna il mondo non si è dimenticato di questo fragile eroe della chitarra che tante emozioni ci ha regalato nella sua breve vita. Tommy era partito con gli Zephyr alla fine degli anni ’60, coi quali registrò i primi due album prima di entrare nella James Gang al posto di Domenic Troiano (prestigioso axe man canadese), per poi finire nei Deep Purple che ne consacreranno il genio. Prima di lasciarci il nostro ha dato alle stampe anche due album solisti: lo stupendo Teaser e il conclusivo Private Eye realizzato dopo lo scioglimento dei Purple e quando il nostro era già in uno stadio di dipendenza troppo grave. Nel dicembre del ’76 Tommy muore per overdose a soli venticinque anni.

Bolin è scomparso da trent’anni e questo primo cd celebrativo ci propone dieci sue composizioni, in parte sono versioni alternative di alcuni brani come “Teaser” dell’omonimo album o la dolce “Savannah Woman”, altri sono inediti come “Just Don’t Fall Down” o “Cookoo”, ma a mio parere i sedici minuti di “Flying Fingers” sono il vero capolavoro di questo cd. Bolin esprime un chitarrismo vitale, energico e raffinato al tempo stesso, selvaggio e sublime, fantasioso, ricco di inventiva e di soluzioni assolutamente originali. Ci sono valanghe di puro Hard Rock, ascoltate “Fandango”, ma anche di funky rock e molto altro ancora. C’è una testimonianza sincera e senza troppi rimaneggiamenti della grandezza di questo ragazzo che non ha saputo risolvere positivamente i propri problemi e che è stato spazzato via da dei veleni spietati.

Ancora oggi però possiamo amare ed ammirare la sua arte. Ci manchi Tommy, ma ti ringraziamo per quello che ci hai regalato di te. Un disco da comprare senza riserve. GB

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