Quando nel 1988
uscì Imaginos dei Blue Öyster Cult, un’opera rock
visionaria e fantascientifica che ho sempre considerato come il loro
album più ambizioso, iniziarono a circolare diverse leggende.
La più intrigante era che il progetto originale prevedesse
la realizzazione di una trilogia di doppi Lp. Il disco fu attribuito
ai BÖC, i fratelli Bouchard erano già usciti, ma in realtà
i veri artefici furono Albert “Price Omega” Bouchard e
Sandy Pearlman, storico produttore e paroliere della band, sorta di
sesto elemento del gruppo. Ricordo che la critica nazionale del tempo
aveva accolto tiepidamente il disco, salvo poi rivalutarlo negli anni,
accorgendosi in ritardo che si trattava di un lavoro fuori dai “canoni”,
che brillava di luce intensa.
Fu la casa discografica, temendo un flop commerciale, ad imporre di
attribuire l’album alla band, che fu solo parzialmente coinvolta
nella sua realizzazione, e di fare un solo disco. Diversi brani vennero
scartati e la sequenza stravolta, di fatto Imaginos a livello commerciale
fu un flop, e la band non si impegnò molto nella promozione
per molti motivi. In ogni caso per come la penso fu soprattutto per
colpa della Columbia che, non credendo nel progetto, non lo sostenne
come avrebbe dovuto e privato dei suoi punti di forza risultò
sempre come un’opera “incompiuta”. Per la cronaca
anni più tardi sono stati pubblicati un paio di bootlegs contenenti
le registrazioni demo originali.
Nel frattempo Albert aveva dato vita ai Brain Surgeons con la compagna
di allora Deborah Frost e aveva disseminato nella lunga discografia
nuove versioni e brani inediti di Imaginos, scatenando la fantasia
dei fans, che cominciarono a sperare ad una ripresa del progetto.
La morte prematura di Pearlman nel 2016 però sembrava aver
messo fine a questi sogni.
Fino a quando si è appreso che Albert, per onorare la scomparsa
dell’amico e mentore di una vita, stava lavorando a una riedizione
di Imaginos. Inoltre Bouchard recentemente ha dichiarato il desiderio
di riappropriarsi del suo progetto, anche con lo scopo di portarlo
in tour.
Tutto questo preambolo è funzionale all’ascolto del disco
e molte cose ci sarebbero ancora da dire, perché è un
lavoro carico di attese e di storia, si sono accumulate su questo
album fantasie e curiosità, con diverse pagine web e articoli
fiume per raccontare l’originalità del concept sottostante.
Da notare che la prima edizione di questo cd è andata esaurita
in prevendita e stessa sorte è toccata al vinile in edizione
limitata che uscirà a marzo del 2021.
Re Imaginos in un certo senso è come il disco avrebbe dovuto
essere nelle intenzioni originali, una storia Lovecraftiana raccontata
di notte attorno ad un fuoco su una spiaggia con accompagnamento musicale.
Certo gli amanti del rock energico e possente potrebbero restare spiazzati
da questo, ma a pensarci bene l’idea conferisce spessore e mistero,
la storia diventa più intima e stregata, in qualche modo più
maligna ed evocativa. Dove Imaginos era una “botta” sonica,
Re Imaginos è più sottile e penetrante, l’enfasi
è concentrata sulla storia e meno sulla musica. Re Imaginos
è più rock e meno metal, ma è anche più
carico di tensione e di oscurità, decisamente più dark.
Personalmente mi manca un po’ l’impatto sonoro di alcuni
brani del disco originale, ma questo nuovo conquista ascolto dopo
ascolto.
Albert canta tutte le tracce, la sua voce non è tagliente e
maligna come quella di Eric e non è accattivante come quella
di Donald, ma è il “suo” disco e lo interpreta
con vera passione. Anche questa volta sono molti i musicisti coinvolti,
troviamo il fratello Joe in due brain, David Hirschberg (Brain Surgeons),
Ross the Boss in uno, Kenny Aaronson, Tommy Zvoncheck (Dream Syndicate)
e molti altri, un disco corale, che non è una parata di ospiti
illustri, ma il riconoscimento di una splendida carriera musicale.
Le versioni sono quindi più folk rock con alcuni accenni hard,
ma il tono è sempre quello di un racconto carico di tensione,
dove segreti e intrighi si mescolano a storie dannate e notti insonni.
Fra antiche paure e nuovi orrori si dipana il racconto con la più
intrigante colonna sonora mai concepita.
Le origini di Imaginos, l’agente extraterrestre che ha modificato
il corso della storia del nostro pianeta risalgono a metà anni
’60, i Blue Öyster Cult sono stati i suoi intermediari
(o “agenti” se preferite), in origine avevano nomi misteriosi:
Prince Omega, Buck Dharma, Jesse Python, La Verne e Andy Panda. Oggi
il culto è nelle mani del solo Albert che con questo disco
riporta il progetto alla sua magia originale e tutti abbiamo la forte
sensazione che non è ancora stata scritta l’ultima parola.
GB
Altre recensioni: Incantation; Imaginos
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